Ucraina, la frenata tedesca: Berlino rallenta sulle sanzioni e non rinuncia al gas

«L’Ucraina sa che può contare sulla Germania come partner» ha ribadito Scholz, ignorando le critiche di Kiev. Le ragioni della cautela di Berlino sulla Russia hanno radici antiche ma pragmatiche. «La Russia è un partner difficile ma non è un nemico dell’Europa» ha ribadito il leader dei conservatori bavaresi, Markus Soeder in un’intervista alla Frankfurter Allgemeine Zeitung, dando voce a una consapevolezza radicata tanto nel campo conservatore quanto in quello socialdemocratico. La Germania ha un forte interscambio commerciale e economico con la Russia e sul piano del gas «nessuno approfitta tanto dal gas russo quanto la Germania» tanto che «nemmeno nei tempi più bui della guerra fredda si è messa in discussione il legame energetico tra Unione sovietica e Germania», ha aggiunto Soeder sulle sanzioni. Le “misure restrittive”, infatti, sono la vera ragione della cautela tedesca. «La clava più dura non è sempre la spada più intelligente» ha fatto sapere la ministra degli Esteri Annalena Baerbock a Bruxelles, commentando le sanzioni. Per esempio spaventa gli imprenditori tedeschi l’opzione di tagliare fuori le banche russe dalle operazioni di pagamento internazionali che funzionano tramite il fornitore di servizi Swift, riferisce Handelsblatt.

Intanto la Croazia si sfila e fa sapere che non parteciperà alle operazioni della Nato in Europa dell’Est ma ritirerà il suo contingente dalla Polonia. 

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