Omicron, allarme Oms: “Diffusione molto più rapida di Delta”. Il 23 dicembre cabina di regia con Draghi, verso una nuova stretta

«Omicron si sta diffondendo rapidamente nei Paesi con alti livelli di immunità della popolazione, molto più di Delta, ma non è chiaro se sia dovuto alla capacità del virus di eludere l’immunità, alla sua intrinseca maggiore trasmissibilità o a una combinazione di entrambi». L’allarme viene dall’Organizzazione mondiale della sanità in un ultimo aggiornamento tecnico sulla pandemia: la variante, si specifica, è ormai presente in 89 Paesi e il numero dei casi raddoppia in 1,5 – 3 giorni nelle zone in cui c’è trasmissione locale del virus. «Dato il numero di casi in rapido aumento, è possibile che molti sistemi sanitari vengano rapidamente sopraffatti».

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La variante fa paura anche all’Italia, nonostante il nostro paese sia ancora messo meglio rispetto a molti altri europei: per questo il premier Draghi ha convocato una cabina di regia per il prossimo giovedì 23 dicembre a Palazzo Chigi, che lui stesso presiederà. L’ipotesi più probabile è che si vada verso nuove restrizioni, anche se non è chiaro se scatteranno già a Natale o a gennaio.

Favorevole a misure drastiche il virologo Fabrizio Pregliasco che invoca un nuovo lockdown: «Dobbiamo trovare dei modi per mitigare e diluire l’impatto sulla curva dei casi e assorbire al meglio le conseguenze, per questo tutti gli interventi possono aiutare e anche un lockdown ci permetterebbe di gestire meglio l’impatto. Capisco che non è facile ma dobbiamo essere flessibili». Sulla possibilità invece di preferire l’introduzione immediata dell’obbligo vaccinale, Pregliasco avverte che «occorre avere la forza e procedere poi con la fattibilità nell’eseguirlo, non è facile». 

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Nel frattempo, sono in aumento i ricoveri per Covid tra i bambini di età inferiore ai 3 anni: «Si osserva, nelle ultime settimane – si legge nel report dell’Iss – un aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia <3 anni (poco sopra i 4 ricoveri per 100.000 abitanti), mentre nelle altre fasce di età risulta stabile».

«La presenza della variante Omicron era largamente attesa, in linea con quanto osservato anche negli altri paesi, ed è probabile un aumento dei casi nei prossimi giorni» dice il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro che poi aggiunge: «La crescita del numero dei casi depositati testimonia l’efficienza della rete di monitoraggio e dei sistemi messi in campo per seguire l’evoluzione della variante. Restano fondamentali le raccomandazioni date finora, di iniziare o completare il ciclo vaccinale anche con la terza dose, usare la mascherina e seguire le misure individuali e collettive per ridurre al minimo la diffusione del virus».

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