Alla Camera c’è un tesoro: il mistero della Gioconda a Montecitorio

A quel punto «per velocizzare l’iter autorizzativo, ho pensato di farlo restaurare al Viminale, a fianco al mio ufficio, dalla migliore restauratrice di opere leonardesche sulla piazza: Cinzia Pasquali – racconta ancora l’ex sottosegretario al ministero dell’Interno – È assurdo che per questo quadro si sia mosso il curatore del Louvre e invece il nostro ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, non se ne interessi minimamente. Abbiamo una versione della Gioconda a Roma, di una collezione prestigiosa, ma sta relegata nei corridoi di Montecitorio, a fare da arredamento. Dovremmo esporla in un museo, creando un indotto economico, come hanno fatto in Spagna con la loro Gioconda».

La «sovradipintura» rimossa nel 2012 dalla Monna Lisa esposta al Prado ha rivelato infatti un’eccitante scoperta: ovvero che l’originale del Louvre e la copia di Madrid hanno disegni simili. Questo potrebbe significare che i due dipinti sono stati realizzati fianco a fianco nello studio di Leonardo, nello stesso momento, e non dopo il completamento dell’originale. Esattamente come potrebbe essere avvenuto con la Gioconda della collezione Torlonia. Alcune parti della composizione della Monna Lisa del Prado sono inoltre meglio conservate che nell’originale: ad esempio il volant sul bordo del tessuto e il velo intorno al braccio sinistro di Lisa Gherardini. Anche i colori della copia sono considerevolmente più brillanti e presumibilmente più vicini all’originale, dato che il quadro del Louvre è gravemente oscurato dalla vernice scolorita e non viene volutamente restaurato dagli inizi dell’800, proprio per lasciarla più simile alla Monna Lisa ormai impressa nell’immaginario collettivo.

La Gioconda del Prado e quella di Montecitorio hanno anche un altro aspetto in comune: dopo i restauri di entrambi i dipinti è emerso il colore azzurro del fiume nella parte sinistra del quadro, mentre quello del Louvre sembra una strada. «Se si considera che – conclude il senatore Candiani- alcune versioni del ‘700 della Gioconda, ovviamente delle copie, vengono vendute all’asta sopra il milione di euro, secondo me quella della Camera vale almeno qualche decina di milioni di euro». Chissà qual è la verità che si nasconde dietro la Monna Lisa di Montecitorio. Con il suo sorriso enigmatico e lo sguardo ipnotico sembra prendersi gioco di tutti. A cominciare dai deputati.

IL TEMPO

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.