Il senso di vergogna degli Umanisti No Vax

Paradossalmente, sono proprio gli umanisti a crogiolarsi nella loro ignoranza dell’altra metà della cultura, convinti che se non si conoscono le date delle Guerre Puniche o gli aoristi si è degli incolti, ma ignari del fatto che lo si è altrettanto, o più, se non si conoscono la legge di gravitazione di Newton o la tavola periodica degli elementi. Nessuno scienziato sarebbe invece così ottuso da credere che la conoscenza della fisica o della chimica potrebbe esimerlo dal leggere romanzi, ascoltare la musica, visitare i musei o interessarsi di filosofia. Io mi vergognerei di non conoscere Aristotele o Lucrezio, ma quanti umanisti si vergognano di non aver mai letto Galileo o Darwin? E, soprattutto, quanti dei professori sul palco del Carignano, e del pubblico che li andrà a sentire nel parterre, non si vergognano di non aver idea di come agisca e si diffonda un virus, o di come funzionano i vaccini, ma ciò nonostante pretendono di dire la loro su come si debba affrontare una pandemia?

LA STAMPA

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