Paura per la nuova variante Nu, l’Italia stoppa i voli dal Sudafrica. La sanità Uk: “Elude i vaccini”. Israele a un passo dall’emergenza

La nuova variante del coronavirus in Sudafrica, la B.1.1.529, fa paura. Nelle prossime ore l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) si riunirà per determinare se la nuova variante sudafricana debba essere classificata come ”preoccupante”, dicendo intanto che «ha un gran numero di mutazioni». Nel frattempo le ricadute a livello mondiale sono state immediate: Inghilterra e Israele, per primi, hanno chiuso i voli in arrivo da sette paesi Africani. Lo stesso ha fatto l’Italia poco dopo, vietando l’ingresso a sette Paesi africani. Sul caso si sta muovendo l’Unione Europea, mentre le borse crollano. E per oggi pomeriggio l’Agenzia Ue per il controllo delle malattie (Ecdc) ha annunciato una valutazione delle minacce derivanti da questa variante Covid.

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La preoccupazione si sta diffondendo un po’ ovunque. La nuova variante del coronavirus (in Sudafrica era già stata isolata una prima mutazione, la variante Beta, questa, la “Nu” invece dovrebbe essere la risultanza di più mutazioni) secondo fonti sanitarie inglesi, è la più significativa scoperta finora fatta dagli scienziati. Lo afferma un alto funzionario sanitario del Regno Unito, riferisce la Bbc online. Gli scienziati temono che la variante – nota come B.1.1.529 – possa essere più trasmissibile e più in grado di eludere i vaccini. «Questa è la variante più significativa che abbiamo incontrato fino ad oggi e sono in corso ricerche urgenti per saperne di più sulla sua trasmissibilità, gravità e suscettibilità ai vaccini», ha detto Jenny Harries, amministratore delegato dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito (Ukhsa). Gli scienziati stanno esaminando «quali azioni di salute pubblica possono limitare l’impatto di B.1.1.529».

Pochi vaccini in Sudafrica

Il Sudafrica ha un tasso di vaccinazione di appena il 24% della popolazione totale e si ipotizza che le tante mutazioni si siano accumulate in un contagiato immunodepresso che ha lottato con il coronavirus per settimane o mesi. Il National Institute of Communicable Diseases sudafricano ha riferito che la presenza della variante è stata documentata con il sequenziamento in 22 casi positivi, per lo più giovani, ma se ne segnalano già molti altri da vari laboratori del Paese. In totale sono almeno una sessantina i casi accertati a livello mondiale, tra cui quattro in Botswana e uno a Hong Kong in un viaggiatore di ritorno dal Sudafrica.

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Per questa ragione, alcuni Paesi hanno deciso di introdurre misure per evitarne l’importazione. Tra questi la Gran Bretagna, che ha temporaneamente sospeso i collegamenti aerei con il Sudafrica, ma anche con Namibia, Botswana, Zimbabwe, Lesotho ed Eswatini. E lo stesso, a ruota, hanno fatto altri Paesi europei, Italia compresa.

Non solo l’Europa si blinda. Lo stesso ha fatto Israele, che vieterà ai suoi cittadini di viaggiare in Africa del sud. In India, invece, è stato disposto di effettuare «rigorosi screening e test» dei viaggiatori che erano arrivati ​​dal Sudafrica e di rintracciare e testare i loro contatti. Il vice premier della Nuova Zelanda, Grant Robertson, ha definito la nuova variante come «un vero campanello d’allarme per tutti noi, questa pandemia è ancora in corso».

E oggi Israele comunica che ha rilevato il primo caso della nuova variante sudafricana B.1.1.529 all’interno del proprio territorio. Lo ha annunciato il ministero della sanità aggiungendo che il caso si riferisce ad un israeliano di ritorno dal Malawi. Sempre secondo il ministero ci sono altre 2 persone sospettate di essere state infettate con la nuova variante ma si stanno aspettando i test finali. Tutti e 3 i coinvolti risultano essere vaccinati. «Siamo a un passo dal dichiarare lo stato di emergenza» commenta il primo ministro israeliano Naftali Bennett dopo la scoperta di un caso della nuova variante proveniente dal Sudafrica.

E oggi Israele comunica che ha rilevato il primo caso della nuova variante sudafricana B.1.1.529 all’interno del proprio territorio. Lo ha annunciato il ministero della sanità aggiungendo che il caso si riferisce ad un israeliano di ritorno dal Malawi. Sempre secondo il ministero ci sono altre 2 persone sospettate di essere state infettate con la nuova variante ma si stanno aspettando i test finali. Tutti e 3 i coinvolti risultano essere vaccinati.

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