Taverna: “Draghi chiarisca su Rai e manovra. Il Colle? Faccio il tifo per una donna”
Molti suoi colleghi sì, dicono sia controproducente.
«Nel 2013 abbiamo vinto senza andare un giorno in televisione».
Vinto no, ma siete andati oltre le previsioni, è vero. Cosa
farete se il governo deciderà nuove restrizioni anti-Covid? O
addirittura l’obbligo vaccinale?
«Siamo stati coerenti nella
gestione della pandemia ascoltando le indicazioni del Cts e valutando
di volta in volta l’andamento epidemiologico. Oggi come allora ci
atterremo alle indicazioni. Speriamo non servano nuove restrizioni, ma
sappiamo che fuori dall’Italia la situazione è critica. Ho ascoltato
quel che ha detto Mattarella all’inaugurazione dell’anno accademico alla
Sapienza: se si fosse fatto un referendum, 9 italiani su 10 avrebbero
approvato il vaccino. Questa per me è una lettura da capo dello Stato:
guardare ciò che gli italiani hanno fatto e capire quel che vogliono».
Vorreste Draghi come futuro capo dello Stato, ora che Mattarella ha escluso il bis?
«Non faccio totonomi, ma avrei gran piacere di avere una presidente donna».
Una donna purché sia?
«Deve avere un ruolo di
garante ed essere di altissimo profilo, non vedo perché questi requisiti
non possa averli una donna. Un nome ce l’ho, la sorprenderebbe, ma si
figuri se lo brucio».
Il governo rischia di cadere nel 2022? Come temono sia Renzi che Di Maio?
«Questo
governo sarà stabile finché continuerà a fare quello per cui è nato: la
messa a terra del Pnrr e il completamento della campagna vaccinale».
Non è un programma troppo lungo. Berlusconi che loda il reddito di cittadinanza può far breccia tra i 5 stelle?
«Mi fa piacere abbia compreso l’importanza del reddito, ma l’elezione del presidente della Repubblica è una cosa seria e anche pensarlo mi pare fuori luogo».
LA STAMPA
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