Pandemia, il picco si avvicina. Cresce il pressing per l’obbligo vaccinale

PAOLO RUSSO

I contagi continuano a crescere, su questo non ci piove e la prossima settimana potrebbero mettere tutti e due i piedi nella fascia gialla delle prime restrizioni l’Alto Adige e il Friuli. Ma gli scienziati hanno già sussurrato all’orecchio di Draghi che il picco epidemico potrebbe non essere così lontano. Una previsione che se troverà conferma nei prossimi giorni consentirà al premier di sottrarsi dal pressing di chi, Confindustria in testa, vorrebbe tagliare la testa al toro introducendo l’obbligo vaccinale. Una opzione considerata troppo divisiva dal Premier, che preferisce andare per gradi, puntando per ora ad alzare più velocemente possibile la barriera protettiva della terza dose.

Che il punto massimo di espansione pandemica sia oramai vicino agli esperti lo lascia pensare il fatto che l’Rt è rimasto fermo a 1,21, come certificato ieri dal monitoraggio settimanale dell’Iss. Questo vuol dire che il numero dei nuovi positivi aumenterà ancora, visto che 100 ne infettano 121, ma non in misura esponenziale come si temeva. Del resto da tre giorni la curva dei contagi galleggia a quota diecimila, anche se ieri si sono fatti molti meno tamponi e il tasso di positività è salito al 2% dall’1,7% del giorno prima.

E’ dunque presto per cantare vittoria, anche perché se a guardare il tasso nazionale di occupazione dei letti gli ospedali sembrano tenere, le soglie di guardia sono state superate o sono vicine ad esserlo a Bolzano, in Friuli Venezia Giulia, nelle Marche, mentre il Lazio si sta pericolosamente avvicinando ai livelli di guardia.

«L’acqua del virus, in questa quarta ondata, si alza e noi dobbiamo alzare il livello di attenzioni», ha detto Speranza, che un antipasto del decreto con le prime misure lo avrebbe varato già giovedì. «Le regioni hanno chiesto un incontro, il governo lo farà in tempi molto brevi», ha assicurato. Ribadendo che il metodo per definire le soluzioni «sarà quello che abbiamo sempre usato: due piedi piantati nell’evidenza scientifica». E sono proprio le evidenze a far puntare i piedi al ministro della Salute e allo stesso Premier di fronte alla proposta di una parte dei governatori, che vorrebbe applicare le restrizioni in fascia gialla e arancione solo ai non vaccinati, lasciando però tutto così com’è nelle regioni in bianco. Una mossa che non frenerebbe nell’immediato la corsa del virus.

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