Covid, che Natale sarà? Green pass, spostamenti, pranzi e piste da sci: ecco tutte le ipotesi

I negozi restano sempre aperti, mascherina obbligatoria
Nessuna restrizione sarà prevista durante le festività per negozi e centri commerciali, anzi ministri e governatori ribadiscono che i vaccini e l’uso del green pass servono proprio a tenere aperte le attività e le imprese. In zona bianca, gialla e arancione si potrà dunque fare shopping anche se all’interno dei locali rimane l’obbligo di mascherina, di igienizzazione delle mani e di distanziamento. Spetterà ai gestori e ai proprietari dei negozi prevedere sia all’ingresso sia all’interno i dispenser e — se si tratta di luoghi dove possono crearsi assembramenti — individuare percorsi che evitino gli affollamenti. Proprio per evitare gli assembramenti nei luoghi chiusi gli ingressi potrebbero essere contingentati. Nei centri commerciali al chiuso in zona bianca è obbligatorio indossare la mascherina. In zona gialla scatta l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto — prevista anche in zona rossa e arancione — e gli scienziati consigliano di usare la stessa cautela anche quando ci si muove nelle strade e nelle piazze molto affollate.

Le cabinovie piene all’80%. E in zona arancione si ferma tutto
Il 27 novembre è prevista la riapertura degli impianti e quindi la ripartenza della stagione sciistica. Per accedere agli impianti da sci in zona bianca e gialla è obbligatorio avere il green pass. Il protocollo approvato dai gestori prevede anche una serie di regole. Il limite della capienza per le cabinovie è fissato all’80%, sulle seggiovie è al 100% a meno che non sia necessario viaggiare con le cupoline abbassate. Nelle aree comuni e all’interno delle cabine è sempre obbligatorio indossare la mascherina. All’interno dell’area sciistica, dovranno essere creati dei percorsi che garantiscano il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro ed è prevista la presenza di personale che regoli il flusso per ridurre assembramenti e occasioni di contatto. Nel protocollo è previsto l’incentivo della vendita online degli skipass, così da limitare gli assembramenti. In zona arancione o rossa gli impianti da sci sono chiusi e al momento questo rischio riguarda l’Alto Adige che già venerdì potrebbe andare in giallo, ma ha dati che fanno temere il passaggio in arancione nelle prossime settimane.

Se nella regione crescono i malati sono possibili misure restrittive
Per le fiere e i mercatini sia all’aperto sia al chiuso che si svolgono in un’area delimitata è sempre obbligatorio dimostrare di essere in possesso del green pass. Sono previsti controlli a campione per i frequentatori e chi viene trovato privo della certificazione verde rischia la multa da 400 a 1.000 euro. Se invece i mercatini si svolgono nelle piazze o nelle strade non è previsto l’obbligo di certificazione verde. Si tratta comunque di occasioni dove è frequente la possibilità che si creino file o assembramenti e per questo nelle Regioni e nelle città dove più alto in questo momento è il numero dei contagi e si sta riducendo il numero di posti letto nelle aree mediche e nelle terapie intensive, si sta valutando la possibilità di vietarli in vista del Natale. È il caso dell’Alto Adige. «I mercatini di Natale restano osservati speciali, valutiamo di giorno in giorno la situazione ed eventuali misure più restrittive», ha spiegato ieri il governatore Arno Kompatscher dopo aver incontrato la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini.

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