L’allarme del fisico Peter Wadhams: “Cop26 è l’ultima possibilità di fermare il disastro, la prossima potrebbe essere troppo tardi”

Anche i ghiacci del Polo Nord?

“In effetti, per salvarli si dovrebbe raffreddare la Terra rimuovendo la CO2 dall’atmosfera o mettendo in pratica altre tecniche di bioingegneria (per esempio, rendendo le nuvole più riflettenti la luce del Sole). Se riuscissimo a ripristinare la calotta polare artica si innescherebbe un circuito virtuoso, perché il nuovo ghiaccio contribuirebbe a sua volta a raffreddare la Terra. Ma soprattutto proteggerebbe i fondali polari che, senza la protezione del ghiaccio galleggiante sul mare, rischiano di liberare tutto il metano che trattengono ora. E’ stato calcolato che questo fenomeno, da solo, potrebbe far innalzare di un grado in più la temperatura terrestre”.

REP.IT

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