I soldi alla Sanità: trasformati a tempo indeterminato i contratti per gli “eroi” della pandemia

Paolo Russo

Li hanno chiamati eroi quando più di un anno fa risposero in massa alla chiamata alle armi per contrastare la pandemia. Ora vengono premiati dalla manovra appena varata dal governo che trasforma a tempo indeterminato i loro contratti prossimi alla scadenza. Una promessa che il ministro della Salute Roberto Speranza è riuscito a mantenere portandosi a casa questo e molto altro. Come l’aumento di due miliardi l’anno per tre anni del Fondo sanitario nazionale, un altro miliardo e 850 milioni per i vaccini e altri 2 miliardi e 345 milioni da qui al 2027 per aumentare le borse di studio dei medici specializzandi e supplire così una volta per tutte alla carenza di camici bianchi, dopo anni di cattiva programmazione delle specializzazioni universitarie. ***Iscriviti alla Newsletter Speciale coronavirus
Salvati i sanitari volontari La stabilizzazione riguarda secondo le stime della Fiaso, la Federazione di asl e ospedali che l’ha a suo tempo proposta, 53mila tra medici e infermieri assunti con contratti a tempo determinato nell’era terribile della prima ondata pandemica. Per tutti coloro che abbiano lavorato almeno sei mesi dal gennaio 2020 a giugno del 2021 il contratto verrà trasformato a tempo indeterminato, senza passare attraverso le forche caudine dei concorsi. Secondo il sindacato dei medici ospedalieri Anaao all’operazione sarebbero però interessati non più di 4mila camici bianchi dei 20 mila precari, tra i quali 5mila sarebbero specializzandi, altrettanti neo laureati non ancora avviati alla specializzazione e altri assunti con contratti libero-professionali “a chiamata” (altri mille erano i pensionati). I costi sarebbero già coperti dall’aumento di 4 miliardi del fondo sanitario dello scorso anno. L’operazione va comunque a otturare la falla aperta dai 35mila medici e 58 mila infermieri che da qui al 2024 andranno in quiescenza secondo le stime della Fiaso. Quasi 2 miliardi per i vaccini La manovra implementa di un miliardo e 850 milioni il fondo a disposizione del Commissario straordinario Francesco Figliuolo per l’acquisto dei vaccini anti-Covid nel 2022. Con oltre l’80% della popolazione vaccinabile già immunizzata è chiaro che lo stanziamento servirà ad estendere, se non a tutta la popolazione poco ci manca, la terza dose, fino ad oggi riservata a over 60, pazienti fragili, Rsa e personale sanitario. Altri 600 milioni da qui al 2024 sono invece destinati all’acquisto dei farmaci innovativi, tra i quali diversi costosi antitumorali, antibatterici a antivirali di nuova generazione già in rampa di lancio. Più specializzandi «Dopo le circa 30mila borse di specializzazione in medicina finanziate negli ultimi due anni nella manovra di bilancio ne abbiamo reso permanenti altre 12mila, chiudendo per sempre l’era dell’imbuto formativo», annuncia con soddisfazione Speranza. «I nostri medici, apprezzati in tutto il mondo, studiano dai 9 agli 11 anni acquisendo competenze, skill ed esperienza prima di entrare stabilmente nel sistema.

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