Letta ora guarda a Fi, maggioranza Ursula per la partita del Colle

Ma tolto lo scacchiere del Colle, dove i dem puntano a dividere il fronte avverso, in vista delle politiche lo schema di Letta è diverso da quello di Calenda e dei centristi: «Un centrosinistra unito, da Renzi a Fratoianni e ai 5stelle di Conte, vince». Casomai il problema è costruire questa santa alleanza, che, anche sommando le sigle, potrebbe non bastare. Come ricorda Letta, «l’Ulivo è figlio di un’altra stagione, ma il coinvolgimento della società civile fu vincente perché si attivarono reti, comitati civici e associazioni». Per questo centrale è il ruolo delle Agorà. «Da DigithON ad Avellino – riferisce l’ex ministro Francesco Boccia – oggi sto ascoltando la presentazione di tante belle startup che non hanno colore politico, che diventano spesso imprese, sul commercio elettronico, intelligenza artificiale, transizione ecologica, sanità digitale. Le Agorà allargano e uniscono». Ma in attesa di un processo che non sarà breve, lo sguardo è al Colle e i fari sono puntati sulla trincea sforacchiata del centrodestra.

LA STAMPA

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