Pensioni, la Lega contro quota 102-104 In arrivo tagli alle tasse per 8 miliardi

di Enrico Marro

A Il governo ha approvato ieri il Dpb, il Documento programmatico di bilancio, che è stato subito inviato a Bruxelles (in ritardo di 4 giorni rispetto al termine del 15 ottobre), ma non sono stati ancora sciolti tutti i nodi della manovra 2022, tanto che il disegno di legge di Bilancio verrà approvato tra qualche giorno, anche qui in leggero ritardo sul termine del 20 ottobre. Con il Dpb è stata definita l’entità della manovra, 23 miliardi, e la ripartizione delle risorse. Ventitré miliardi che saranno coperti grazie alla crescita del Pil superiore al previsto, che ha indotto il governo ad aumentare il deficit 2022 dal 4,4% al 5,6%

Fisco e bollette

La fetta maggiore andrà al fisco: 9 miliardi, di cui 2 già stanziati con la precedente legge di Bilancio e 7 aggiuntivi. Nel 2022 verrà infatti anticipata parte della riforma che entrerà a regime nel 2023 con i decreti del governo che attueranno la delega approvata di recente dal Consiglio dei ministri. Dei 9 miliardi, uno servirà per calmierare le bollette di luce e gas. Inoltre, verranno ancora rinviate, di un anno, sugar e plastic tax. Sarà ridotta dal 22 al 10% l’Iva sugli assorbenti (tampon tax).

L’anno prossimo ci sarà quindi un primo alleggerimento del prelievo sulle persone fisiche, in particolare sul ceto medio, e sulle imprese per complessivi 8 miliardi, ma il mix degli interventi non è ancora definito perché nella maggioranza ci sono posizioni diverse. Così come su altri due capitoli: le pensioni e il Reddito di cittadinanza.

Le riserve della Lega

Differenze che sono emerse ieri mattina nella cabina di regia a Palazzo Chigi presieduta da Mario Draghi. Qui il ministro dell’Economia, Daniele Franco, ha illustrato ai ministri capidelegazione e ai responsabili economici dei partiti della maggioranza le linee guida del Dpb. E ha preso nota delle numerose richieste. La Lega, in particolare, si è messa di traverso sull’ipotesi affacciata da Franco di sostituire Quota 100 (pensione anticipata se si hanno 62 anni d’età e 38 di contributi), che scade il 31 dicembre, con un canale di pensionamento meno favorevole: Quota 102 nel 2022 e Quota 104 nel 2023. La contrarietà del Carroccio, già manifestata dal ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, durante la riunione della cabina di regia, è stata confermata nel pomeriggio in Consiglio dei ministri dove la Lega ha appunto espresso una «riserva politica» sul punto. Sul quale quindi continuerà il braccio di ferro fino al varo della legge di Bilancio.

Stretta sul reddito

Qualche dispiacere Franco lo ha riservato anche al Movimento 5 Stelle, perché ha spiegato che, attraverso l’introduzione di criteri più stringenti sulla concessione del Reddito di cittadinanza e il rafforzamento delle condizionalità si taglierà la spesa prevista nel 2022, allineandola a quella del 2021.

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