Guerriglia a Roma dei no vax, superato il livello di guardia

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di   Fiorenza Sarzanini

Le scene dei manifestanti che protestano contro l’obbligo di green pass tentando l’attacco ai palazzi delle istituzioni sono immagini che sfregiano un intero Paese. Ma soprattutto offendono le vittime di questa pandemia, i cittadini che si sono ammalati e ancora portano i segni e le conseguenze del virus. Per una giornata Roma, la capitale d’Italia, è stata ostaggio di poche centinaia di violenti che sono riusciti ad aggregare migliaia di persone. La risposta delle forze dell’ordine è apparsa inadeguata, debole rispetto alla minaccia. L’assalto alla sede della Cgil è un’azione intollerabile, la dimostrazione che la protesta ha evidentemente passato il segno. Anche perché rende visibili gli effetti della degenerazione che può causare.

Da giorni le forze politiche — comprese quelle che sostengono il governo Draghi — si fronteggiano sull’obbligo di green pass. E in alcuni casi sembrano fomentare o addirittura sfruttare il malcontento di una parte dei cittadini che rifiutano il vaccino. Decidere di non immunizzarsi è un diritto, almeno fino a che non dovesse essere ritenuto necessario imporlo con una legge. Ma in questa situazione di emergenza sanitaria deve prevalere il diritto di chi invece non vuole ammalarsi e per questo si è già sottoposto alla doppia dose, pronto — se necessario — alla terza.

È l’unica strada, come più volte è stato chiarito dagli scienziati, per uscire davvero da una tragedia che ci attanaglia tutti da quasi due anni. L’unico rimedio per tornare a lavorare in sicurezza, fare vita sociale, riaprire le attività, sostenere l’economia. L’unica possibilità che abbiamo di riprenderci la vita, quella normale.

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