Perché ogni anno finisce in discarica un miliardo e mezzo di tonnellate di cibo prodotto

Perché ogni anno finisce in discarica un miliardo e mezzo di tonnellate di cibo prodotto

Quasi due terzi della quantità sprecata sembra provenire dalle famiglie, un 26% dalla ristorazione e il 13% da negozi di alimentari e altri rivenditori. Il rapporto non tiene, però, conto del cibo buttato nella catene di approvvigionamento, come nelle fattorie e nelle fabbriche. Se dovesse farlo, si stima che sia addirittura un terzo del totale il cibo prodotto e gettato ogni anno. Dato che la maggior parte degli avanzi viene generato dalle cucine di casa, la Fao ha stilato una serie di consigli da seguire per ridurre gli sprechi, come comprare solo ciò che è strettamente necessario, non gettare frutta e verdura ammaccate, conservare i cibi in modo da farli durare il più al lungo possibile. 

A nove anni dal 2030, anno di scadenza per raggiungere l’obiettivo di sostenibilità che le Nazioni Unite si erano poste nel 2015, i risultati finora ottenuti sono, quindi, tutt’altro che promettenti. In occasione di questa seconda giornata, la Fao e il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) hanno programmato un evento virtuale globale, in cui condividere con i rappresentanti della Commissione Europea le prospettive e le azioni necessarie ad arginare i rischi maggiori. A livello globale e locale, le proposte della Fao riguardano l’introduzione di tecnologie e soluzioni innovative, nuovi modi di lavorazione del cibo e l’adozione di pratiche adeguate per gestirne la qualità: tutti fattori considerati indispensabili per attuare un indispensabile cambiamento. 

Le iniziative in Italia: Too Good To Go

Per l’occasione Too Good To Go, l’app contro lo spreco alimentare, punta i riflettori sul fatto che contrastare gli sprechi alimentari è la prima soluzione contro il cambiamento climatico. 

Dall’alta cucina fino ai fornelli di casa, il cibo non si butta: e per spiegarlo dieci Chef della cucina italiana, da Carlo Craco a Marco Ambrosino, renderanno disponibili delle Chef Box, che conterranno un vero e proprio piatto anti-spreco, accompagnato dalla ricetta e dal conteggio delle CO2e emesse dai vari alimenti. L’obiettivo è sensibilizzare il consumatore sull’impatto che anche le piccole azioni, come appunto quella di salvare e non sprecare un piatto, possono avere per il nostro pianeta.

Too Good To Go si impegnerà poi a portare avanti una serie di iniziative nella città di Milano per focalizzare l’attenzione sul messaggio proprio in occasione dell’evento istituzionale della Pre-COP26, grazie a una campagna di affissioni all’interno della città e alla creazione di un murales, realizzato con una speciale pittura depurativa dall’artista emergente Elena Zecchin, su una superficie messa a disposizione da Rob de Matt. Il locale e associazione di promozione sociale, sarà anche destinatario di donazioni di generi alimentari, che verranno riutilizzati nei progetti a favore delle fasce di popolazione più in difficoltà. Il murales, di 22 mq, eliminerà lo smog di circa 4,7 auto benzina euro 6 al giorno, così come farebbe l’equivalente area di una foresta. Inoltre, nel primo mese di vita, il murales assorbirà anche 951,2 grammi di CO2 dall’atmosfera.

LA STAMPA

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