Draghi stringe sul fisco, la riforma approda in Consiglio dei ministri

Tutti i partiti sono favorevoli a mandare un segnale ai redditi medio-bassi, ma ciascuno propone di partire da una voce diversa: c’è chi chiede di tagliare l’Imposta sulle persone fisiche (Forza Italia e Lega), chi il costo del lavoro in busta paga (il Pd), chi l’abolizione dell’Imposta regionale sulle attività produttive. Luigi Marattin di Italia Viva, autore della complessa mediazione sul testo delle Commissioni, ha lanciato un’idea che piace a destra e lascia fredda la sinistra: far assorbire l’Irap a carico delle grandi imprese dall’imposta sulle società (Ires) e contestualmente cancellare l’Irap oggi chiesto al mondo delle partite Iva. In questo caso sarebbero sufficienti i tre miliardi già a disposizione. «L’unico modo per abbattere l’evasione fiscale è abbassare le tasse», ha detto Salvini domenica in uno dei tantissimi comizi, all’Aquila. «Mai più multinazionali che pagano solo l’un per cento di tasse», spiegava Enrico Letta qualche giorno prima. Due punti di partenza non inconciliabili, ma sempre difficili da far convergere in un Paese in perenne campagna elettorale.

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