La stretta sul Green Pass. Arrivano le prime multe e le aziende si blindano

Grazia Longo

Con l’avvicinarsi del weekend di Ferragosto, arriva la stretta del ministero dell’Interno sui controlli del Green Pass. Carabinieri, polizia e guardia di finanza sono impegnati a effettuare controlli a campione, soprattutto nei luoghi turistici più affollati e in quelli della movida. La sanzione, in caso di irregolarità, oscilla tra 400 e 1.000 euro.


  E si registrano già le prime multe, come quelle contestate in una palestra a Milano, dove un giovane usava il pass di un’altra persona e a Treviso. Qui cinque clienti su nove di una sala scommesse in zona stadio non avevano il certificato vaccinale né la certificazione di negatività al tampone. Anche il titolare dell’attività sarà sanzionato per omesso controllo del documento.

Proprio in previsione delle tante manifestazioni e feste in occasione del Ferragosto, molte località turistiche si stanno attrezzando reclutando degli steward per agevolare i controlli del Green Pass ed evitare assembramenti e code. E poiché il pericolo di essere multati è davvero dietro l’angolo, è fiorente il commercio di certificati verdi fasulli. C’è chi li vende su Telegram, dove al momento sono operativi 2.500 gruppi che propongono Green Pass falsi con un seguito lievitato del 566%. E c’è anche chi ha organizzato la vendita nel dark web, ma contro costoro sono già schierati gli esperti della polizia postale.

Peraltro non è questo l’unico problema. Il Green Pass si preannuncia complicato anche dopo la pausa delle vacanze, con la riapertura delle aziende. C’è già chi, infatti, ha messo le mani avanti annunciando che non consentirà di lavorare a chi è sprovvisto di tampone o certificato verde. Come la Trilix srl di Nichelino, una società metalmeccanica in provincia di Torino, che ha appena inviato ai dipendenti il seguente avviso: «Cari colleghi, al fine di garantire la massima tutela possibile a tutti i lavoratori, chiediamo a tutto il personale in rientro dalle ferie estive di esibire l’esito di un tampone negativo eseguito nelle 48 ore precedenti o in alternativa il Green Pass. Tutti coloro che si recano in ferie per un numero di giorni pari o superiore a una settimana sono invitati a presentarsi presso l’ufficio Risorse umane, al momento del rientro in azienda, e mostrare la documentazione».

Nel frattempo la Regione Piemonte ha stabilito che non è necessario il Green Pass per accedere alle mense aziendali. La decisione arriva a poche ore dallo sciopero proclamato per oggi dalla Fim-Cisl alla Hanon System, per protestare contro la decisione dell’azienda del Torinese di chiedere il certificato verde per entrare alla mensa. Sciopero al momento confermato perché l’azienda sembra intenzionata a non cambiare idea.

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