Conte avverte Grillo: se non ci sta il progetto del nuovo M5S salta

Andrea Ciannavei, il notaio Valerio Tacchini ed Enrico Grillo, quest’ultimo nipote del fondatore e suo avvocato personale. Sarebbero stati loro a suggerire a Grillo di fare attenzione alle formule usate nello statuto. A comporlo, d’altronde, è stato un avvocato, che conosce i segreti del linguaggio legale. Mesi fa, al momento dell’incoronazione a leader, a Conte era stato fatto presente da molti big del M5S: prima o dopo il nodo Grillo, i suoi post, il controcanto politico che già Luigi Di Maio aveva dovuto subire, sarebbe venuto fuori. Un assaggio c’è stato la settimana scorsa, per l’enorme pasticcio che ha creato la visita di Grillo all’ambasciatore cinese in Italia. Dopo aver inizialmente confermato la sua presenza, Conte ha disertato l’incontro avvenuto proprio mentre al G7 il premier italiano Mario Draghi stringeva la mano del presidente americano Joe Biden e partecipava alla stesura del comunicato finale contro l’«autocrazia» di Pechino. Grillo non ha gradito il ripensamento di Conte ma, non contento, subito dopo ha ospitato sul blog un duro attacco al summit dei sette in Cornovaglia e al successivo vertice Nato a Bruxelles. Altro motivo di imbarazzo per un ex premier come Conte, per il ministro degli Esteri Di Maio e per gran parte del M5S al governo.

LA STAMPA

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