Primarie a Roma: Pd al voto con l’incubo assenteismo. Si temono il caldo e la nazionale

In effetti, il vincitore acclarato delle primarie, Gualtieri, avrà vita assai dura: se la deve vedere con la sindaca uscente, Virginia Raggi (due liste), il centrodestra che candida il duo Michetti-Matone, ha un profluvio di liste (di partito e non) e Carlo Calenda, che gode di ottimi sondaggi. Infine, paradossalmente, Gualtieri deve temere anche le primarie. Tra i sette ‘nanetti’ in corsa (Imma Battaglia i diritti Lgbqt, il deputato di LeU, Stefano Fassina per la sinistra-sinistra, l’ex 5Stelle Cristina Grancio per il Psi, Paolo Ciani per Demos-Democrazia Solidale, e il più giovane di tutti, Tobia Zebi, membro della comunità ebraica) c’è uno forte. È Giovanni Caudo: presidente del III Municipio ed ex assessore all’Urbanistica, sponsor d’eccezione proprio Ignazio Marino. Un sondaggio lo dà oltre il 20% e Gualtieri sotto il 50%. Con la bassa affluenza, sarebbe un disastro.

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