Minzolini fa a pezzi Marco Travaglio. Furfanti e moralisti, attacco al fulmicotone

Lo aveva provocato per primo martedì Marco Travaglio sulla prima pagina del Fatto quotidiano, definendolo il peggiore successore di Indro Montanelli scelto per la direzione del Giornale, e scrivendo di Augusto Minzolini che era decaduto da senatore di Forza Italia per la legge Severino: un falso, perché l’aula di Palazzo Madama invece votò contro quella decadenza, che mai ci fu.

Minzo però al suo primo editoriale da direttore del Giornale il mattino successivo ha reso pan per focaccia, facendo a pezzi Travaglio. Con parole pesantissime: “da mesi fa a botte con la notizia che Giuseppe Conte non è più a Palazzo Chigi”. E una citazione (obiettivamente pesante) di una frase di Montanelli diretta a qualcun altro, ma in questo caso con evidente allusione a Travaglio (che sicuramente querelerà): “Conosco molti furfanti che non fanno i moralisti, ma non conosco nessun moralista che non sia un furfante”.

Sono pugni da ring, e se questo è l’esordio dalle colonne del Giornale, possiamo immaginare che non tarderà un gancio sinistro di risposta da quelle del Fatto quotidiano. La guerra appare appena iniziata…

IL TEMPO

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