Turchia-Italia 0-3: Demiral autogol, poi Immobile e Insigne, agli Europei 2021 debutto con vittoria netta

di Alessandro Bocci

Turchia-Italia 0-3: Demiral autogol, poi Immobile e Insigne, agli Europei 2021 debutto con vittoria netta

La nona vittoria consecutiva è anche la più dolce nella tenera notte dell’Olimpico perché è la prima all’Europeo atteso cinque anni.

L’Italia parte con il piede giusto, rifilando tre gol alla Turchia nel secondo tempo, dopo aver cozzato contro il muro rosso sino all’intervallo e aver protestato energicamente per un rigore che l’arbitro Makkelie e la Var incredibilmente negano agli azzurri. Certe partite si vincono anche così, con la pazienza di aspettare il momento giusto. L’autorete di Demiral è la scintilla che accende l’uragano azzurro. Il raddoppio lo firma Immobile e Insigne scatena la festa azzurra.

Meglio di così era difficile immaginarsi l’esordio, sempre scivoloso. Mai nelle precedenti 38 partite all’Europeo eravamo riusciti a segnare più di due gol. A questa Nazionale sembra riuscire tutto. Chiellini è un gigante, Jorginho comanda il gioco con autorevolezza, Spinazzola è un treno a sinistra, Immobile marchia a fuoco la partita con un gol e un assist dentro il suo Olimpico. Ma a incantare è soprattutto Berardi, che confeziona il cross da cui nasce l’autorete di Demiral e mette il piede nelle altre due reti azzurre. Per Chiesa, che entra nel finale, recuperare posizioni non sarà facile.

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L’inizio è duro. La Turchia gioca un calcio semplice e rudimentale con nove giocatori sotto la linea della palla e soltanto un paio di volte tenta la ripartenza. L’Italia soffre le squadre che si chiudono. Il possesso palla esasperato, superiore al 67 per cento, non basta. Mancano velocità di azione, brillantezza nell’uno contro uno e gli inserimenti. Quando Spinazzola, che gioca altissimo lasciando la difesa quasi sempre a tre, sfonda a sinistra per i turchi sono dolori.

I manciniani invocano il rigore tre volte e nel terzo caso, alla fine del primo tempo, hanno ragione a protestare: il tocco di Celik, con il braccio largo sul cross di Spinazzola, è evidente. L’Italia, nonostante le difficoltà, ha un paio di buone occasioni: Insigne non trova la porta dopo un bel triangolo con Berardi e lo stesso capita di testa a Immobile sul cross da sinistra dell’ala del Sassuolo. Nel mezzo il colpo di testa di Chiellini da centro area, che mette in risalto la prontezza di riflessi del portiere Cakir.

Nella ripresa, con Di Lorenzo al posto dell’infortunato Florenzi, è un’altra musica. Musica rock. La Turchia, affondata da Demiral, si allunga e si sbriciola e comincia il luna park azzurro. Gol e emozioni come nelle notti magiche di Italia ’90. Negli spazi i nostri assaltatori sono devastanti. Ma anche chi, come Locatelli, nel primo tempo soffre, diventa incontenibile.

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