Green pass e vaccini in vacanza, sì di Figliuolo: «Le dosi saranno bilanciate»

di Francesca Basso

Green pass e vaccini in vacanza, sì di Figliuolo: «Le dosi saranno bilanciate»

Domani toccherà al Consiglio dare il via libera definitivo al certificato digitale Covid dell’Ue. Poi l’ultimo passaggio formale: la pubblicazione del regolamento in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore e l’applicazione immediata dal primo luglio. A quel punto il Covid pass dovrà essere riconosciuto da tutti i 27 Paesi Ue. Ieri sono stati comunicati i risultati della votazione con cui la plenaria dell’Europarlamento, a Strasburgo, ha dato a sua volta a larga maggioranza semaforo verde: 546 sì, 93 no e 51 astensioni

Il Covid pass permetterà di ripristinare la libera circolazione nell’Unione dopo che nei mesi scorsi gli Stati membri hanno introdotto misure restrittive per contenere il diffondersi del virus. Il regolamento prevede che i Paesi Ue non impongano ulteriori limitazioni di viaggio ai titolari dei certificati, come quarantena, autoisolamento o test, salvo che non siano necessarie e proporzionate per salvaguardare la salute pubblica. Non bisogna dimenticare, però, che su salute e confini gli Stati membri hanno competenza esclusiva e non vi hanno rinunciato. Potranno introdurre nuove misure restrittive, ma dovranno essere notificate con 48 ore di anticipo agli altri Stati membri e alla Commissione, mentre i cittadini dovranno essere informati con un preavviso di 24 ore. Dunque prima di partire è bene controllare cosa richiede il Paese di destinazione fino alla vigilia del viaggio. Il Covid pass dell’Ue non va considerato come un documento di viaggio e non costituisce una condizione preliminare per la libera circolazione.

L’obiettivo del certificato, che potrà essere in forma digitale o cartacea, è semplificare la vita di chi si muove da uno Stato all’altro ma soprattutto far ripartire la stagione turistica in sicurezza perché contiene informazioni sulla salute del viaggiatore in merito al Covid: se è stato vaccinato, se è guarito dalla malattia o se ha effettuato un test risultato negativo nelle 48 ore antecedenti alla partenza. In questa direzione va anche la decisione del commissario straordinario Francesco Figliuolo, che ha aperto alla possibilità in casi eccezionali di completare la vaccinazione anche in vacanza.

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