La strana partita di Renzi tra spie e denunce. Non è ancora chiuso il regolamento di conti

Pasquale Napolitano

D’Alema, Davigo, Ranucci, Speranza: tutti in fila. Chiuso il capitolo Conte, con lo sfratto da Palazzo Chigi dell’avvocato del popolo e l’arrivo di Mario Draghi, Matteo Renzi vuole saldare i conti in sospeso con i «nemici». E si lancia in una battaglia che rischia di risucchiarlo nel pantano. Una strana guerra che mette in ombra l’operazione Draghi. E che appare incomprensibile anche ai suoi fedelissimi.

Ma Renzi è testardo, si sa, e va avanti con la personale resa dei conti. È il primo maggio, festa dei lavoratori, quando dall’e-news l’ex presidente del Consiglio sferra un attacco a freddo contro Piercamillo Davigo. Lo scandalo corvi al Csm è l’occasione servita sul piatto d’argento. Vicenda nella quale Renzi non c’entra nulla. Ma che fornisce l’assist per colpire un simbolo del giustizialismo: «Sono certo che il giudice Davigo, il quale da anni ci fa la morale, saprà spiegare», commenta l’ex presidente del Consiglio. Vendetta consumata. I due mastini renziani sono Luciano Nobili e Michele Anzaldi. Con Sigfrido Ranucci, conduttore e giornalista di Report, sembra quasi una battaglia quotidiana. Dopo i primi due round, lunedì si gioca il match decisivo: Renzi sarà in studio per ribattere colpo sul colpo all’inchiesta sull’incontro avvenuto il 23 dicembre scorso, nel parcheggio di un Autogrill di Fiano Romano, tra il leader di Iv e Marco Mancini, dirigente del Dis. Renzi incontrava un agente dell’intelligence mentre tramava per mandare a casa Conte? È la tesi di Report che avrebbe ricevuto il filmato da un’insegnante. Renzi contesta la ricostruzione di Ranucci, adombrando il sospetto di una regia di pezzi dello Stato. L’incontro Renzi-Mancini finisce sul tavolo del Copasir che ieri ha formalizzato la richiesta al premier di un’indagine interna sul caso. Draghi sta già provando a mettere ordine: giovedì è stata nominata a capo del Dis, Elisabetta Belloni: nomina appoggiata dal ministro degli Esteri Luigi di Maio e apprezzata molto dal Colle. Il conto con Ranucci è apertissimo. C’è un altro capitolo: Luciano Nobili ha depositato un’interrogazione parlamentare per sapere se Report (la Rai) ha pagato una fonte per confezionare un servizio contro Renzi.

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