Ferragnez e la post-politica: populismo commerciale tra temi social e marketing

Nella campagna contro l’ultra cattolico Giovanardi sulle droghe leggere così come in quella anti Renzi («Totalmente ininfluente») e anche su M5S non è tenero ormai: «Di Maio parla alle persone come se fossero stupide».
La politica li lusinga, ma loro non abboccano. Come nel caso di Conte che da premier provò a ingaggiarli nella campagna a favore dell’uso della mascherine ma niente: loro sono più furbi di lui e di tutti. Pure Salvini, che sui social pensa di essere una superstar ma non vale nulla rispetto ai Ferragnez, in realtà li teme. Guarda caso non ha azzannato Fedez sul primo maggio ma gli ha detto in maniera riverente: «Prendiamoci un caffè e ne parliamo».
Di fatto siamo di fronte a una nuova oligarchia politica, o post politica. Che chi non clicca un like moltiplicato 35 milioni e mezzo appartiene, come la Rai, al mondo di ieri.

IL MESSAGGERO
 

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