Superlega, ora è ufficiale: «Dodici club creano una nuova competizione». Ci sono Juve, Inter e Milan

Uefa e Fifa, sono di tutt’altro avviso, sul piede di guerra, e hanno risposto duramente. La Uefa in un comunicato congiunto con le Leghe e le Federazioni di Italia, Spagna e Inghilterra (non figurano Germania e Francia perché non hanno aderito alla Super Lega) ha tuonato: «Fermeremo questo cinico progetto. Considereremo tutte le misure, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo. Chi entra in Superlega sarà escluso da tutto». La minaccia è di espellere dai tornei nazionali e dalle coppe chi aderirà alla Superlega, di vietare ai calciatori impegnati di giocare con le Nazionali e di citare in giudizio per 50-60 miliardi di euro i club ribelli. Anche la Fifa ha espresso in modo netto «la sua disapprovazione per una lega separatista europea chiusa»: «Qualsiasi competizione calcistica, nazionale, regionale o globale, dovrebbe sempre riflettere i principi fondamentali di solidarietà, inclusività, integrità ed equa ridistribuzione finanziaria», scrive la Fifa in una nota, che la Superlega «non rispetta».

Infuriato il presidente Ceferin ha contattato Agnelli: una telefonata burrascosa in cui gli avrebbe dato del traditore. Irritati il numero uno della Figc Gravina e il presidente della Lega serie A Dal Pino. Proprio in Lega si è svolto un consiglio straordinario: Juve, Inter e Milan sembrano non temere le minacce, convinti che mai nessuno li caccerebbe dalla A. Il club rossonero non è tra i promotori del progetto, è stato invitato per il suo passato glorioso e ha considerato che se non avesse accettato un’altra squadra italiana avrebbe preso il suo posto.

Sul banco degli imputati c’è Agnelli. Da presidente Eca ha trattato con l’Uefa la riforma della Champions e poi l’ha smontata, in Italia ha sabotato la trattativa per l’ingresso dei fondi nella Lega serie A, poiché esisteva una clausola degli stessi fondi che vietava di aderire a un’eventuale Superlega. Un conflitto d’interessi lampante, i fondi avrebbero portato 1,7 miliardi: ora non va esclusa una causa per danni delle società di serie A contro Juve, Inter e Milan. La Superlega dovrebbe generare introiti per 10 miliardi e «i club fondatori riceveranno un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro a supporto dei loro piani d’investimento in infrastrutture e per bilanciare l’impatto della pandemia Covid-19», un altro schiaffo ai club meno ricchi. Un’ingiustizia evidente. Il calcio da oggi è cambiato, la guerra è solo all’inizio.

CORRIERE.IT

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.