Superlega, ora è ufficiale: «Dodici club creano una nuova competizione». Ci sono Juve, Inter e Milan

di Guido De Carolis

L’idea di una Superlega chiusa è uno strappo compiuto. «Dodici club europei hanno annunciato un accordo per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dai Club Fondatori». Così inizia il comunicato della nuova Super lega che spacca il calcio e dà vita a un nuovo campionato continentale, in stile Nba, che partirà «il più presto possibile», forse già la prossima stagione e che vede tra i club fondatori Juve, Inter e Milan, oltre a Barcellona, Atletico e Real Madrid, Manchester United e City, Chelsea, Tottenham, Arsenal e Liverpool (qui i dettagli sul progetto della Superlega).
L’ipotesi circolava da tempo, come una bomba a orologeria è esplosa alla vigilia del Comitato esecutivo dell’Uefa che oggi deve ratificare il nuovo format della Champions League a 36 squadre con inizio nel 2024, concertato con l’Eca (qui tutti i dettagli)., ma disatteso proprio da alcuni dei maggiori membri, primo tra tutti dall’ormai ex presidente dell’associazione club europea, Andrea Agnelli che ha rassegnato le dimissioni. La stessa Eca, di cui la Juve e gli altri club della Superlega da ieri non fanno più parte, ha condannato l’idea della Superlega, sconfessato l’operato del numero uno bianconero e spiegato di «essere contraria al progetto».
Il nuovo campionato europeo sarà a «20 squadre, con 15 posti fissi riservati ai membri fondatori e i restanti 5 assegnati ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente», scrive la Superlega. Due gironi da 10 squadre con partite infrasettimanali di andata e ritorno, poi quarti, semifinale e finale. Un colpo mortale alla Champions e alle competizioni nazionali. Ad annunciare il nuovo progetto è stata proprio la neonata Superlega, di cui il numero uno del Real Madrid, Florentino Perez, è il nuovo presidente e Agnelli il vice, posizione condivisa con Joel Glazer del Manchester United. «In questi ultimi mesi ha avuto luogo un ampio dialogo riguardo al futuro formato delle competizioni europee. I club fondatori credono che le misure proposte non rappresentino una soluzione, c’è la necessità di offrire partite di migliore qualità e risorse finanziarie aggiuntive. I club fondatori auspicano l’avvio di consultazioni con Uefa e Fifa al fine di lavorare insieme».

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