Il percorso a ostacoli di AstraZeneca: dubbi e caratteristiche di un vaccino sempre sotto esame

GIACOMO GALEAZZI

ROMA. Nel Regno Unito la campagna vaccinale condotta con AstraZeneca viene descritta come una «marcia trionfale» contro il Covid. Non così nel resto del Vecchio Continente fra ritardi e ripensamenti. L’Olanda, infatti,  torna a chiudere sul vaccino anglo-svedese. Mentre il primo ministro britannico Boris Johnson festeggia il traguardo dei 5 milioni di persone nel Regno Unito cui è già stata somministrata la seconda dose ed esorta chi è in attesa di concludere il trattamento farmacologico per l’immunizzazione di non indugiare dal ricevere la seconda dose appena ve ne si presenti la possibilità. Sono stati dimostrati dall’agenzia regolatoria del Regno Unito (Mhra) solo sette decessi a causa di coaguli di sangue dopo essere state vaccinate con AstraZeneca. In totale sono trenta i casi di eventi avversi riguardanti la coagulazione del sangue su oltre 18 milioni di somministrazioni dello stesso vaccino. Sono stati segnalati 22 casi di trombosi venosa cerebrale e altri otto casi di trombosi associati a mancanza di piastrine, su un totale di 18,1 milioni di dosi somministrate. I sette decessi rientrano nei 30 casi segnalati.

Negli Usa

Il governo degli Stati Uniti ha ordinato ad AstraZeneca di interrompere la produzione del vaccino contro il coronavirus nello stabilimento di Baltimora dove il mese scorso sono state prodotte dosi di vaccino che non hanno superato i controlli della qualità. «Gli Stati Uniti non avranno bisogno di AstraZeneca», sostiene il consigliere medico capo della Casa Bianca: «Abbiamo contratti sufficienti con altri produttori per vaccinare l’intera popolazione, e forse abbastanza dosi anche per i richiami in autunno». Nonostante l’attuale inutilizzo di AstraZeneca negli Usa per mancata approvazione, e le dichiarazioni dubitative su un possibile ricorso a questo vaccino nel prossimo futuro, gli Stati Uniti mantengono ancora il il blocco dell’export facendo ridurre gli approviggionamenti previsti per l’Europa.Nuovo stop

In Olanda invece, dopo la sospensione dell’uso di AstraZeneca per gli under 60, è stata deciso di interrompere temporaneamente la somministrazione del siero anglo svedese per tutte le età, per evitare uno spreco di dosi. Tra tra gli over 60 anni che finora erano gli unici a poter essere vaccinati rimanevano infatti soltanto 700 persone da immunizzare in tutto il Paese: solo poche dosi sarebbero cioè servite nei vari centri di inoculazione con il rischio di dover buttare quelle che sarebbero rimaste inutilizzate nelle fiale.
Sotto esame
Intanto all’Agenzia europea del farmaco (Ema) è allo studio il “tagliando” ai vaccini anti-Covid.per renderli efficaci contro le varianti. Pfizer, Moderna e AstraZeneca hanno già predisposto gli adeguamenti contro le mutazioni del Sars-Cov-2. Puntualizza alla Stampa.it il professor Roberto Cauda, direttore dell’Unità Operativa Complessa di Malattie Infettive del Policlinico Gemelli: «Contro il Covid abbiamo disponibili vaccini prodotti sequenziando l’Rna e il Dna.

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