Vaccini a Roma e nel Lazio in farmacia, quali regole? Si parte con under 60, due turni

di Flaminia Savelli

Sedute vaccinali all’ora di pranzo e “in notturna”, tra le 20 e le 22. Con il monitoraggio che verrà eseguito nei gazebo già allestiti per i tamponi. Questo è quanto stabilito dalle 1.200 farmacie del Lazio (mille quelle Capitale) che ieri si sono riunite in una maxi assemblea. Un incontro tra i rappresentanti di Federfarma a cui ha partecipato in video conferenza anche il ministro della Salute, Roberto Speranza: «Siamo in una fase molto complessa della pandemia – ha detto il ministro Speranza – so che i farmacisti ci sono. Abbiamo una sfida da giocare insieme: la gestione dell’emergenza che stiamo vivendo ma la campagna di vaccinazione funziona. Lo dimostra il crollo di contagi e decessi nelle Rsa e tra il personale medico. Ora, anche i farmacisti saranno protagonisti».

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Perciò dopo l’ok all’inserimento dei farmacisti che allargheranno le fila dei vaccinatori, il programma procede a ritmo serrato. Con le 500 farmacie che già avevano richiesto l’occupazione di suolo pubblico per l’allestimento dei gazebo esterni e che potranno iniziare da subito, all’arrivo delle dosi. Le altre invece, hanno avviato la procedura burocratica: ma tutte sono pronte a partire.

IL PATENTINO

Ultimo tassello: il corso professionale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) a cui i farmacisti dovranno partecipare per ottenere il patentino di vaccinatori. Le password per accedere al sistema sono state comunicate e da oggi inizieranno il percorso per ottenere il patentino. Ogni farmacia dovrà esporre il bollino all’ingresso. Un avviso in cui viene precisato che nella struttura si eseguono, appunto, sedute vaccinali.

LE PRENOTAZIONI

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