Piano vaccini, Figliuolo: “Usare tutti i siti utili”. Speranza: “Estendere Astrazeneca agli over 65”

Da aprile è atteso il cambio di passo dell’Italia sul piano vaccini. L’obiettivo è recuperare il ritardo accumulato fino ad oggi, e marciare al ritmo di 600mila somministrazioni al giorno, 19 milioni in un mese. A Roma il tema è stato al centro dell’incontro in videoconferenza, durato circa tre ore, tra il commissario all’emergenza Covid, Francesco Figliuolo, Governo, Protezione civile ed Enti locali. Si è trattato di un primo confronto per ottimizzare la campagna di somministrazioni, centralizzando e uniformando le scelte sulle categorie da vaccinare. Per domani, invece, Fabrizio Curcio, ha convocato il Comitato operativo della Protezione Civile. 

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Alla riunione il ministro della Salute Roberto Speranza ha esposto i numeri della campagna vaccinale degli ultimi giorni in Italia ricordando «le oltre 180 mila dosi somministrate ieri e la soglia delle 5 milioni di somministrazioni che sarà raggiunta oggi». A quanto si apprende, il ministro della Salute avrebbe poi avanzato la richiesta di estendere l’utilizzo del vaccino AstraZeneca anche per gli over 65. 

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Fondamentale è identificare i luoghi dove riuscire a velocizzare le somministrazioni. Per il neo commissario straordinario all’emergenza CovidFigliuolo, devono essere aumentati utilizzando ogni possibile soluzione, dai siti produttivi agli assetti della Protezione civile e delle Forze Armate. Questo perché in Italia sta per arrivare una gran quantità di dosi di vaccini, e il problema è il trasporto “nell’ultimo miglio” sul territorio e la gestione dei punti di somministrazione. 

C’è poi la questione della distribuzione. «Va istituito un fondo di solidarietà per la campagna vaccinale» sostiene il ministro Speranza, che avanza l’ipotesi di «accantonare l’1-2% da ciascuna consegna per la creazione di riserve da utilizzare con strategia reattiva nelle zone in cui il virus si propaga con maggiore forza e rapidità anche a causa delle varianti». Una sorta di “fondo di solidarietà” sul quale concorda anche il generale Figliuolo: «Se ci sono Regioni che hanno difficoltà dobbiamo intervenire», avrebbe sottolineato, confermando l’esigenza di uno stretto coordinamento con le regioni. 

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