Covid e paura delle varianti, Berlino chiude le frontiere. Scontro con Parigi

Nelle scorse settimane la Germania ha peraltro chiuso le frontiere con la Repubblica Ceca e l’Austria, «ma noi non vogliamo trovarci nella stessa situazione, con una chiusura fisica del confine», dice Jean Rottner, presidente della regione francese del Grand Est, che deplora una scelta «unilaterale e brutale» della Germania. La frontiera tra Francia e Germania diventa così un caso dal valore simbolico: il governo francese vuole mantenerla ovunque aperta il più possibile anche per venire incontro alle esigenze dei propri lavoratori frontalieri ma facendone una questione di solidarietà nella coppia franco-tedesca, cuore dell’integrazione europea. All’opposizione Marine Le Pen, leader del Rassemblement national, da mesi invoca invece la chiusura dei confini per frenare la diffusione del virus, criticando «l’atteggiamento ideologico» di Macron.

Di fatto, l’arrivo delle varianti e la situazione diversa in ogni Paese — lockdown in Germania, provvedimenti regione per regione in Italia, confinamenti localizzati (Nizza e Dunkerque per ora) in Francia — hanno portato a misure caso per caso, che derogano anche al principio di reciprocità. Per esempio, chi dalla Francia vuole entrare in Italia usando l’aereo deve esibire all’arrivo un test antigenico rapido negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Chi invece dall’Italia vuole entrare in Francia non viene fatto salire sull’aereo in partenza se non esibisce un test Pcr negativo effettuato entro le ultime 72 ore. Quando la Francia ha deciso il lockdown per Nizza, entrato in vigore lo scorso weekend, le autorità locali hanno raccomandato controlli più stretti alla frontiera con Ventimiglia.

CORRIERE.IT

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