Contenuti a pagamento. Il primo passo dei giganti della Rete

È compito del governo (a proposito: buon lavoro al nuovo sottosegretario all’Editoria Giusppe Moles) trovare le forme perché i vari Facebook, Google, Youtube, come è accaduto qualche giorno fa in Australia, si siedano intorno a un tavolo e accettino di intraprendere con gli editori una discussione che va prima di tutto nel loro interesse. La strada tracciata è quella giusta. Il confronto democratico e la vita civile ne possono solo guadagnare.

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