Mercato nero dei vaccini, l’inchiesta si allarga. Nomi di politici nelle carte sequestrate

Nessun contatto, allo stato, sarebbe emerso tra l’indagato e il Veneto di Luca Zaia che da giorni ribadisce di voler procedere all’acquisto di fiale fai-da-te. I Nas, sempre su delega della procura perugina, hanno acquisito documenti anche in Veneto e sentito il direttore generale della sanità Luciano Flor. Nelle quattro ore di colloquio, al comando Nas di Treviso, Flor avrebbe spiegato agli investigatori che la Regione Veneto si è mossa settimane fa per verificare se ci fosse un’eventualità di reperire sul mercato vaccini anti-Covid. Per questo ha informato l’Aifa e, non avendo avuto un’opposizione da parte dell’agenzia del farmaco, ha proceduto in queste attività.

L’indagine avviata, avrebbe chiarito Flor, era ed è a carattere conoscitivo, e non è stata finora avviata alcuna trattativa: si voleva, cioè, accertare se vi fossero basi concrete, e nel contempo acquisire tutte le informazioni relative sia alle figure dei mediatori che del vaccino proposto. Flor ha prodotto la corrispondenza inviata e ricevuta in risposta, i nomi di quanti si erano messi in contatto con l’amministrazione di palazzo Balbi. Sarebbero una ventina i promotori i cui nomi sono ora all attenzione del Nas che vogliono verificare se ci sia anche il contatto siciliano.

Intanto anche la procura di Roma ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di ricettazione in relazione al mercato, presunto o reale, dei vaccini dopo la denuncia presentata proprio dagli uffici del Commissario Straordinario per l’emergenza, guidati da Arcuri.

QN.NET

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