Prescrizione congelata. Ecco il piano di Cartabia per processi più veloci

La traiettoria politica è segnata, insomma. Si sospendono le ostilità e si prova a ragionare su una riforma del processo penale che funzioni sul serio. Dice perciò Alfredo Bazoli, Pd: «Ho condiviso la proposta. Ricalca quanto abbiamo più volte suggerito per la nuova fase politica: affrontare nodi delicati come quelli della prescrizione dentro il campo più largo della riforma del processo penale». Gli fa eco Enrico Costa, Azione: «Bene il metodo, di rispetto per il Parlamento. Ora però viene il difficile: calibrare una riforma che sia efficace sul serio». Si respira molta speranza anche nel centrodestra, specie dopo avere sentito un Draghi così chiaro sulle garanzie e i tempi del Giusto Processo.

Sulla voglia di lavorare assieme, si staglia però un’ombra: l’ex ministro Bonafede vuole tornare alla commissione Giustizia, forse con il ruolo di capogruppo M5S. È evidente che se intende battagliare per una difesa a oltranza delle sue proposte, così indigeste a tutti gli altri, si rischia un clima da scontro continuo. Con buona pace della tregua. Dice intanto una voce molto addentro alla materia: «I grillini non hanno più quel peso determinante che avevano. Dovranno rendersi conto che non possono più imporre diktat».

LA STAMPA

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