Crisi governo, M5S a rischio implosione. E cresce la tentazione di sacrificare Bonafede

Conte si dimette, ecco cosa accade: regia a Mattarella, mandato esplorativo e consultazioni tra gli scenari

Ecco, in vista del Conte Ter, se mai ci sarà, una parte dei 5 stelle vuole fare fuori il capodelegazione Bonfade – di cui Di Maio ha postato una foto di abbraccio e di concordia assoluta e tra lui e il Guardasigilli ma chissà – e cerca di eliminare anche Fraccaro, sottosegretario a Palazzo Chigi, considerato improduttivo da gran parte del movimento. C’è una guerra di sopravvivenza nei 5 stelle ma anche un tentativo di far fuori i privilegiati che hanno avuto un posto al governo e di subentrargli perché una poltrona – come la rosa della famosa poesie – è una poltrona e meglio che sia io ad occuparla piuttosto che tu. 

I dubbi


Se Bonafede non fosse più ministro non cambierebbe nulla, è l’opinione di tanti. Un modo per invitare la destra anti-giustizialista ad entrare nell’eventuale Conte Ter o a condividere un post-Conte di larghe intese partendo dal sacrificio di Bonafede? C’è chi come Emilio Carelli è per l’unità nazionale. E non è il solo. C’è il senatore Primo Di Nicola che osserva: «La maggioranza non può essere garantita dall’adesione di questo o quel senatore disposto a voltare gabbana. E con le opposizioni si valuti la possibilità di arrivare ad un accordo bipartisan per nuove regole elettorali che garantiscano, oltre la rappresentatività, anche la governabilità».


Il Titanic


Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, vorrebbe che M5S si immolasse sull’altare di Bonafede e grida: «No a Renzi e sì ai renziani, che sono le prime vittime di Renzi, per ripartire». E Crimi ha incontrato la squadra di governo M5S. Ma tanto Conte rassegna le dimissioni nelle mani di Mattarella. Ed è tutto da rifare. C’è chi cerca di entrare nella nuova squadra di governo, se Conte succederà a se stesso, e chi spera di entrare nella lista di Conte, ossia nella good company e non nella bad company vetero-stellata, se si andrà al voto. «Ci entro io e non ci entri tu nel partito dell’avvocato», questa la nuova battaglia tra grillini, mentre il Titanic Italia sta affondando e si salvi chi può. 

IL MESSAGGERO

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.