Biden-Harris, giuramento in diretta. C’è anche Pence. Presenti Obama, Clinton e Bush. Trump: «In qualche modo torneremo»

Mike Pence e McConnell presenti

Il vicepresidente Mike Pence e il leader dei repubblicani in Senato Mitch McConnell, due ex alleati di Donald Trump, sono arrivati in Campidoglio per partecipare alla cerimonia di insediamento di Joe Biden. Insieme a McConnell c’è la moglie Elaine Chao, ex ministro dei Trasporti dell’amministrazione Trump dimessasi dopo l’assedio a Capitol Hill del 6 gennaio. Ci sono anche George W Bush e la moglie Laura. Con Donald Trump partito per la Florida, Bush è l’unico ex presidente repubblicano presente all’evento.​

Calorosi applausi bipartisan per Mike Pence e la moglie quando sono usciti da Capitol Hill per prendere posto nelle tribune esterne per il giuramento di Joe Biden e Kamala Harris. Applausi previsti dal protocollo ma non così scontati dopo le violente polemiche dei giorni scorsi per il ruolo di Pence, che ha voltato le spalle a Donald Trump.

L’ultimo discorso di Trump

Lasciata la Casa Bianca, Trump e Melania raggiungono la base militare di Andrews, alle porte della capitale, per una cerimonia di commiato. Vengono salutati dai cori dei di fan e da salve di cannone. «Sono stati quattro anni incredibili, abbiamo raggiunto tanti risultati insieme», dice Trump nel suo ultimo discorso. «Abbiamo tagliato le tasse, abbiamo snellito la burocrazia. Abbiamo centrato molti obiettivi», prosegue mentre i suoi sostenitori cantano ‘We Love You’. «We love you too, dal profondo del mio cuore», risponde Trump. «Abbiamo sviluppato un vaccino» contro il Covid «in pochi mesi, un miracolo medico», continua. «È stato un onore e un privilegio essere il vostro presidente». Poi la promessa: «Ritorneremo, in qualche modo. Continuerò a lottare per voi. Ci vediamo presto». «Auguro buona fortuna e successo alla nuova amministrazione. Abbiamo il più grande Paese e la più grande economia del mondo» Fra la piccola folla ci sono tutti i figli di Donald Trump, da Ivanka a Tiffany, passando per Eric e Donald Jr. L’atmosfera è più da comizio che da discorso di commiato. Trump ha ignorato il discorso che i suoi assistenti avevano preparato per lui: secondo la Cnn ha deciso di scartare il discorso dopo averlo letto questa mattina alla Casa Bianca.

«È stato un grande onore essere la vostra First Lady», dice Melania. Dopo il breve discorso di addio del presidente uscente, la coppia si è imbarcata per Mar-a-Lago. Secondo indiscrezioni, il presidente starebbe pensando di creare un suo partito, il ‘Patriot Party’ ma molto dipenderà dalle sue vertenze legali, a partire dall’impeachment. 

L’addio di Donald Trump alla base militare di Andrews è andato in scena sulle note della canzone ‘Gloria’. Il brano interpretato da Laura Branigan e remake del famoso brano di Umberto Tozzi del 1979 ha accolto il presidente uscente e la first lady Melania, in partenza per la Florida. Mentre prima di salire a bordo dell’Air Firce One sono risuonate le note sia di ‘YMCA’ dei Village People, che durante la campagna elettorale chiudeva tutti i comizi di Trump, sia di ‘My Way’ di Frank Sinatra. Il brano ‘Glorià si era sentito anche in alcuni video postati dalla famiglia Trump sui social prima dell’assalto a Capitol Hill. Alla luce di quegli eventi Tozzi si era dissociato dalle immagini in cui si vedeva anche Trump ballare.

Trump si tiene la valigetta nucleare

Con la scelta del presidente uscente Donald Trump di non partecipare alla cerimonia per l’insediamento del suo successore Joe Biden a Washington, cambia anche il protocollo per la consegna della ‘football’, com’è nota in gergo la valigetta con i codici nucleari del presidente Usa. Con tutta probabilità infatti, stando alla Cnn, la valigetta fino ad ora in possesso di Trump lo seguirà in viaggio in Florida – dove il commander in chief è già diretto con Melania dopo aver lasciato la Casa Bianca – e rimarrà a lui accessibile ed attiva fino alle 11.59 ora di Washington. Mentre a Biden verrà consegnata una seconda valigetta dopo il suo giuramento a Capitol Hill. Non cambia la sostanza, ma di sicuro di tratta di un’altra novità nella ultima giornata di presidenza Trump e che richiede maggiore attenzione sul piano della sicurezza. Di valigette ne esistono più d’una. Normalmente lo scambio è un’operazione di routine consolidata: la valigetta è affidata ad un militare che segue il presidente ovunque e nella giornata dell’insediamento del nuovo presidente lo stesso militare non fa altro che consegnarla al collega designato a svolgere lo stesso compito al fianco del nuovo inquilino della Casa Bianca.

Donald Trump ha lasciato una nota per Joe Biden alla Casa Bianca. Lo riferisce la Cnn citando una fonte dell’amministrazione. Anche Melania Trump ha lasciato «un breve messaggio di benvenuto» a Jill Biden.

Biden e Harris alla messa bipartisan

Mentre Donad Trump lascia la Casa Bianca, Joe Biden è a messa con i leader del Congresso, sia democratici che repubblicani. La futura portavoce della Casa Bianca, Jan Psaki ha sottolineato quanto il nuovo presidente considerasse importante la presenza di una delegazione bipartisan alla messa nella Cattedrale di San Matteo a Washington, come segnale «di un nuovo cammino» di unità politica e riconciliazione. Al rito religioso, prima dell’insediamento di Biden come presidente, i leader repubblicano e democratico del Senato, Mitch McConnell e Chuck Schumer, la speaker della camera Nancy Pelosi e il leader dei deputati repubblicani Kevin McCarthy. Biden e la vice presidente eletta Kamala Harris sono accompagnati dai rispettivi coniugi, Jill e Douglas Emhoff. 

Biden, 17 repubblicani pronti a collaborare con lui

Joe Biden incassa le prima aperture per riunire il Paese e lavorare in modo bipartisan al Congresso: 17 nuovi deputati repubblicani gli hanno scritto una lettera dicendosi pronti a collaborare con lui. I deputati guidati da Beth Van Duyne, che rappresenta un collegio elettorale del Texas dove i democratici sono stati competitivi, hanno inviato una lettera a Joe Biden: «Crediamo fermamente che ciò che ci unisce come americani sia molto più grande di qualsiasi cosa che possa mai dividerci», hanno scritto indicando che il loro obiettivo è «mantenere gli Stati Uniti come il miglior Paese del mondo». «Gli americani vogliono semplicemente vedere i leader di entrambi gli schieramenti lavorare su questioni importanti per le famiglie, i lavoratori e le imprese americane», è aggiunto nella lettera che, secondo la ‘Cnn’, è firmata tra gli altri da Madison Cawthorn, Barry Moore, Burgess Owens, Mariannette Miller-Meeks, Peter Meijer, Ashley Hinson e Carlos A. Gimenez.

Cia: con Biden dialogo per superare crisi dazi 

Superare l’impasse nelle relazioni commerciali tra Ue e Stati Uniti creata dai dazi Usa per la questione Airbus-Boeing e trovare una soluzione sulla digital tax per inaugurare una nuova stagione di collaborazione, con l’obiettivo di sostenere l’export Made in Italy, in primis agroalimentare, che già combatte con gli effetti della pandemia. Questo l’auspicio di Cia-Agricoltori Italiani, lanciato nel giorno dell’insediamento ufficiale di Joe Biden alla Casa Bianca.

«L’agroalimentare è un settore particolarmente sensibile agli scambi commerciali, con un export che vale oltre 42 miliardi di euro nel 2020 -spiega il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino – e proprio gli Stati Uniti rappresentano un mercato assolutamente strategico per le esportazioni di cibo e bevande tricolori, con una crescita del 5,2% tra gennaio e novembre e un valore complessivo vicino ai 5 miliardi. Per questo, ci auguriamo che la nuova amministrazione Biden segni un ritorno al dialogo e al multilateralismo, attraverso accordi e decisioni condivise sulla vicenda Airbus e Boeing e sulla tassazione dei servizi digitali, per sorpassare l’incubo dazi doganali e ampliare, invece, le opportunità di creare ricchezza attraverso l’export, prima di tutto quello agroalimentare». Ancora di più in questa fase storica, segnata anche dalla Brexit, «è urgente favorire accordi commerciali multilaterali e bilaterali», conclude Scanavino.

IL MESSAGGERO

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