Speranza: «Segnali incoraggianti, ma limitazioni sono ancora inevitabili»

«Dobbiamo investire di più sul Sistema sanitario nazionale — ha ribadito Speranza —. In passato non è stato fatto abbastanza. Per 15 anni è stata vigente una norma che ha bloccato spesa sanitaria a quella del 2004 diminuita dell’1,4 per cento. Bisogna riprogrammare il modello di spesa sanitaria. Abbiamo già presentato un piano».

Il vaccino sarà sicuro

Si lavora anche per il potenziamento dell’assistenza domiciliare, cosicché la casa diventi il primo luogo di cura soprattutto per i malati cronici. Un ulteriore sforzo è indirizzato all’aumento delle borse di studio per la formazione dei medici. «Nel decreto rilancio sono finanziate 4.200 borse, dobbiamo continuare a investire il più possibile. Gli effetti si vedranno solo tra 4 o 5 anni, ma sono investimenti fondamentali perché il Paese sia più forte». Nel talk si è discusso anche del piano per la distribuzione dei vaccini contro Covid. Il governo sta pensando di dare la priorità al personale sanitario, agli anziani e ai malati che corrono maggiori rischi di fronte all’infezione, perché il preparato all’inizio non sarà disponibile per tutti. Speranza ha allontanato lo spettro di un caos nella campagna vaccinale simile a quella che si sta vivendo ora con l’antinfluenzale. «In questo caso gli acquisti saranno centralizzati da parte dello Stato». E ha anche spazzato via i timori sulla sicurezza del vaccino. «Ho grande fiducia nelle agenzie regolatorie, l’Ema per l’Europa e l’Aifa per l’Italia. Quando avranno completato la verifica di tutti gli aspetti, il vaccino sarà efficace e sicuro. Il Covid verrà sconfitto dall’umanità, dall’Europa e dall’Italia grazie alla ricerca scientifica e alla capacità di donne e uomini di trovare soluzioni strutturali».

CORRIERE.IT

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