Cashback, il via nella prima metà di dicembre. Confermato il maxi-rimborso di Natale, ecco le regole
di Raffaele Ricciardi
MILANO – Il governo va avanti con il piano cashback,
che dovrebbe partire con qualche giorno di ritardo rispetto al programma
originale a causa della pandemia ma preservare il maxi-rimborso per gli
acquisti di Natale.
Tamponato il pressing degli esercenti
per rinviare gli sconti del Black Friday, che d’altra parte hanno ormai
la durata di due settimane con le offerte che già da giorni intasano le
caselle e-mail (nonostante la data ufficiale del venerdì di shopping
sia il 27 di novembre), l’esecutivo si prepara a far decollare
l’operazione cashback: i rimborsi per le spese effettuate con carte o
app. Quelli tracciabili, insomma. Un provvedimento che in tempo di
‘pace’ ha soprattutto valore perché aiuta a traghettare l’Italia verso
lo status di nazione cashless che ci vede in ritardo in Europa,
con quel che ne deriva in termini di emersione delle opacità fiscali e
lotta all’uso del contante. In tempi pandemici, però, diventa anche una
spinta ai consumi presso i negozi ‘fisici’, visto che il commercio
on-line non è inserito nel programma (a meno che non si tratti di ordini
online e pagamento con Pos o app alla consegna a casa).
Come ricostruito nei giorni scorsi,
c’è stata una riflessione a Palazzo Chigi circa l’opportunità di
lanciare una campagna pubblicitaria che invita a fare acquisti nei
negozi fisici mostrando i vantaggi del pagamento elettronico. Il tutto,
mentre l’invito esplicito era di restare a casa o comunque minimizzare i
contatti sociali per ridurre i contagi. Ora che il quadro della
pandemia sembra poter aprire a qualche piccola concessione, l’esecutivo
si sta orientando per una conferma del piano con un leggero
differimento: l’8 dicembre è la data, non ancora definitiva, intorno
alla quale si ragiona. L’evoluzione dei contagi resterà la guida per la
scelta finale.
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