Dpcm Natale 2020: vietati gli spostamenti tra Regioni, regole per seconde case, gite e cenoni

I negozi

Sembra scontato che dal 4 dicembre i negozi possano chiudere alle 22 per consentire lo scaglionamento degli ingressi. Nei fine settimana e nei giorni festivi saranno aperti i centri commerciali e i grandi magazzini.

Bar e ristoranti

Al momento si continua invece ad escludere una riapertura di bar e ristoranti dopo le 18 come si era ipotizzato una settimana fa, quando il governo aveva promesso ai governatori di poter concedere alcuni allentamenti sui locali pubblici. Una marcia indietro dovuta ai timori di far aumentare i contagi che esclude anche le aperture a pranzo nelle zone arancioni.

Coprifuoco

L’allungamento degli orari dei negozi porterà inevitabilmente a uno slittamento del coprifuoco di almeno un’ora. «Il coprifuoco dopo le 22 c’è anche per la messa», ha detto Speranza su La7 a Di martedì, salvo poi specificare che «sarà fatta una nuova valutazione relativa al Natale». A meno di peggioramenti improvvisi della situazione c’è infatti la volontà di far slittare il coprifuoco il giorno di Natale e quello dell’ultimo dell’anno a dopo le 24.

Pranzi e cenoni

Confermato il divieto di organizzare feste nei luoghi pubblici e privati, si raccomanderà di trascorrere i giorni di festa «con gli affetti più stretti», proteggendo comunque gli anziani e chi ha fragilità legate ad alcune patologie con l’uso della mascherina e il distanziamento. Rimane il problema delle famiglie numerose: il suggerimento sarà di prevedere un numero massimo di sei, otto persone alla stessa tavola.

CORRIERE.IT

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