Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 24 novembre: 23.232 nuovi casi e 853 morti

di Paola Caruso

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 24 novembre: 23.232 nuovi casi e 853 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 1.455.022 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2: i casi nelle ultime 24 ore sono +23.232, rispetto al giorno prima, +1,6% (ieri +22.930), mentre i decessi odierni sono +853, +1,7% (ieri +630), per un totale di 51.306 morti. Mai così tanti morti nella seconda ondata. Per vedere un numero paragonabile di vittime bisogna andare indietro alla fine del mese di marzo: erano 889 il 28 marzo — il giorno dopo il record massimo di 969 — ed erano 837 il 31 marzo. Il bilancio delle vittime è sempre più drammatico: dall’inizio del mese di novembre più di 12 mila persone hanno perso la vita (il 31 ottobre i morti totali erano 38.681). Questo dato sarà l’ultimo ad abbassarsi. «Credo che vedremo numeri di questo ordine di grandezza per i decessi ancora per 10-14 giorni — spiega il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli — , poi auspicabilmente dovremmo cominciare a vedere un calo. È la parte più dolorosa e più sofferta da commentare».

Nessuna regione registra zero decessi, mentre il maggior numero di morti si ha in Lombardia (+186), Veneto (+95), Campania (+78), Piemonte (+73) e Lazio (+62). In basso il dettaglio per regione.

Le persone guarite o dimesse complessivamente sono 605.330 (+20.837, +3,6%; ieri +31.395). Gli attuali positivi — i soggetti che hanno il Covid adesso — risultano essere 798.386 (+1.537, +0,2%; ieri -9.098) e si leggono nella quinta colonna da destra della tabella; il conto sale a 1.455.022 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutti i cittadini che sono stati trovati positivi al virus dall’inizio dell’epidemia.

I tamponi sono stati 188.659, ovvero 39.714 in più rispetto a ieri quando erano stati 148.945. Mentre il tasso di positività è intorno al 12% (di preciso 12,3%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 12 sono risultati positivi; ieri era di circa il 15% (di preciso 15,4%). Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Questa è la mappa del contagio in Italia.

Più contagi in 24 ore rispetto a lunedì sono dovuti a un maggior numero di test. Una crescita quasi scontata perché è collegata all’aumento delle analisi. Siamo comunque lontani dai dati del record (+40.902 casi del 13 novembre) e il rapporto di casi su tamponi che oggi scende al 12% — dopo tre giorni al 15% — fa sì che il tasso elevato al 17,9% sia un brutto ricordo che ci siamo lasciati alle spalle (vedi 16 novembre). Almeno sembra. Il quadro generale migliora — il direttore generale della prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza parla di «cauto ottimismo» — , ma attenzione ai passi falsi che potrebbero vanificare i risultati: non possiamo permetterceli.

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