Covid, il piano Natale: Italia tutta gialla, con divieto di spostarsi tra regioni

Che si introduca quindi il divieto di spostarsi da una regione all’altra, anche se gialla. Con l’evidente obiettivo di vietare gli “assembramenti” familiari nel chiuso delle case, tra pranzi e cenoni. Stop alla classica migrazione di fine anno dal Nord (e Centro) Italia al Sud, già piagato dalla scarsa tenuta del sistema sanitario. Anche se la sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, ieri sera intervista da La7, apriva a una possibile eccezione. “I dati epidemiologici ci dicono che non ci si può spostare tra regioni, ma ci aspettiamo che i numeri migliorino e che quindi siano possibili deroghe”.

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A Flourish map Non è ancora chiaro invece se ci sarà un solo Dpcm o due (uno in vigore fino alla vigilia di Natale e l’altro per le feste). Ad ogni modo, “tutti in zona gialla” consentirà di fatto lo shopping natalizio. I negozi potranno rimanere aperti in una fascia oraria più ampia per evitare assembramenti, forse fino alle 21, con ingressi magari contingentati. Prevista anche l’apertura dei centri commerciali nei fine settimana e nei festivi. Ingressi limitati anche in strade e piazze, soprattutto in alcune grandi città e nei fine settimana. Ancora: apertura serale per ristoranti e pub. Mentre il coprifuoco delle 22 in tutta Italia potrebbe essere spostato alle 23 o a mezzanotte, all’una per le sere del 24 e del 31. Solo ipotesi al momento.

Fin qui i dati e le possibili nuove regole tinte di giallo, colore che sembrerebbe aver funzionato nel contenimento del virus. Ma c’è un buco nero che nel quadro nazionale fa precipitare ogni ottimismo dei ministri e dei loro esperti. Ed è il “buco” Calabria, dove il contagio appare fuori controllo e il sistema quasi collassato. Dopo le rinunce e le dimissioni in sequenza, la Presidenza del Consiglio ha individuato nell’ex prefetto e commissario di Roma (post “Mafia capitale”) Francesco Paolo Tronca la figura migliore per ricoprire la poltrona bollente di commissario della sanità regionale. La selezione (stavolta) sembra sia stata accurata e a Palazzo Chigi attendono che l’ex prefetto dal pugno di ferro sciolga la riserva, confidando nel suo spirito da “servitore dello Stato”.

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