Il Natale al tempo del Covid: da Londra a Berlino, come si preparano le grandi capitali europee?

Sarà un percorso a tappe e graduale. Il governo ha già chiarito che il Paese non tornerà al pre-lockdown. Il coprifuoco sarà mantenuto probabilmente fino all’inizio del 2021. E forse anche la regola del 6 all’interno degli spazi chiusi. “Non si possono immaginare a Natale grandi raduni famigliari”, ha detto il premier Jean Castex. Bar e ristoranti potrebbero restare chiusi fino a metà gennaio. Attualmente tutti i negozi di beni non essenziali sono chiusi. Lo shopping natalizio dovrebbe poter cominciare dal 1° dicembre ma con protocolli rafforzati per evitare ressa. 

Francia, il lockdown che funziona: ecco come è stato superato il picco di contagi

dalla nostra corrispondente Anais Ginori 17 Novembre 2020

Germania, niente mercatini

In Germania l’unica certezza è che sarà un Natale senza i tradizionali mercatini, amatissimi da tedeschi e turisti. L’altra certezza è non ci saranno neanche i turisti, tenuti lontano dagli avvisi del ministero degli Esteri che ha dichiarato l’Europa intera zona “a rischio” e obbliga chi arriva a minimo cinque giorni di quarantena. Ma se Angela Merkel sta preparando da settimane i tedeschi a mesi invernali “difficili”, la cancelliera ha fallito per la prima volta, nell’ultima riunione con i governatori, a imporre un’ulteriore stretta nelle scuole e nei contatti personali. Il 25 novembre il governo si rivedrà con le regioni per valutare la situazione, ma se è vero che la curva dei contagi si sta lentamente appiattendo, è vero anche che l’indice è ancora alle stelle, 140 per ogni 100 mila abitanti. L’insistenza di Merkel per restrizioni più dure è presto spiegata: l’indice che garantisce la sostenibilità del sistema sanitario è 50. Con le regole attuali, il Natale si potrà festeggiare soltanto con i propri conviventi e con un’altra famiglia al massimo.

Coronavirus, la sconfitta di Merkel: “Costretta a rinunciare a ulteriori restrizioni”

dalla nostra corrispondente Tonia Mastrobuoni 16 Novembre 2020

Spagna, festività all’insegna del coprifuoco

Un Natale, e un Capodanno, all’insegna del coprifuoco. È la prospettiva, desolante, alla quale gli spagnoli cominciano a rassegnarsi. Perché è vero che la situazione epidemiologica inizia lentamente a migliorare, ma la “desescalada” sarà lunga e, soprattutto, non si prevede uno stop improvviso alle restrizioni per i giorni di festa. Così la tradizione subirà bruschi stravolgimenti. A cominciare dai cenoni di Nochebuena e Nochevieja (vigilia di Natale e notte di San Silvestro) che potranno essere celebrati in famiglia, con un numero ristretto di partecipanti, ma non nei ristoranti, se verrà mantenuto, come tutto lascia supporre, il coprifuoco dalle 22 o 23 (a seconda delle regioni) fino alle 6 del mattino. Madrid manterrà il mercatino della Plaza Mayor, con un numero dimezzato di bancarelle, e alcuni presepi, con accesso limitato e una scenografia carica di riferimenti al coronavirus. Poche speranze di poter chiudere l’anno con le “campanadas” alla Puerta del Sol e la tradizionale Cabalgata de Reyes alla vigilia dell’Epifania (si pensa a una sfilata in modalità “statica”). Barcellona punta a consentire, dal 21 dicembre, riunioni familiari o tra amici fino a un massimo di 10 persone. Ma per le cerimonie religiose resta il limite di capienza delle chiese al 30 per cento. Viste le restrizioni agli spostamenti tra regioni, è probabile che molti spagnoli non possano raggiungere i loro cari per le festività. 

Contagi in calo e morti in aumento: il Belgio non vede ancora l’uscita dal tunnel del Covid

dal nostro corrispondente Alberto d’Argenio 18 Novembre 2020

Belgio, dopo il lockdown bisogna “proseguire con gli sforzi fatti”

In Belgio non si sa ancora, c’è grande incertezza ma è dura. Dopo la decisione di rimandare in lockdown il paese, i dati stanno leggermente migliorando ma secondo il governo non abbastanza da allentare le misure. Il ministro della Salute, interrogato proprio sul Natale, non ha detto chiaramente che non ci saranno allentamenti ma ha comunque affermato che “anche se le misure in vigore sono estremamente difficili, gli sforzi hanno un impatto positivo. Ma gli sforzi devono proseguire, sarà certamente difficile alleggerire le misure, la circolazione del virus deve essere molto più debole di quanto sia oggi”. In definitiva, ha aggiunto, “dovremo di certo proseguire gli sforzi” nelle prossime settimane. Per i media belgi al momento sembra difficile pensare a un ammorbidimento delle misure per Natale. 

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