Vaccino Covid: distribuzione, effetti collaterali, tempi. Domande e risposte

di Alessandro Trocino

Vaccino Covid: distribuzione, effetti collaterali, tempi. Domande e risposte

Finalmente ci avviciniamo al momento in cui anche in Italia saranno somministrate le prime dose dei vaccini. Dalla seconda metà di gennaio, verranno distribuite le prime dosi del vaccino Pfeizer/Biontech, poi seguiranno altri prodotti ancora in via di sperimentazione. Ma quali saranno i criteri e le priorità della somministrazione? E quali certezze abbiamo sull’efficacia e sui possibili effetti collaterali? Abbiamo provato a fare un quadro delle questioni principali e dello stato dell’arte, con l’aiuto del professor Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano. Che avverte: «Stiamo arrivando al dunque. Ricordiamoci che vaccinarsi sarà un dovere civico per tutti».

Qual è il primo che arriverà in Italia?

Sono tre i vaccini contro il Covid in avanzato stato di sperimentazione. Quello prodotto da AstraZeneca, multinazionale svedese-britannica con sede a Londra, in collaborazione con lo Jenner Institute dell’Università di Oxford e con la Irbm di Pomezia: quello di Moderna, realizzato in collaborazione con il National institute of health (Nih). E quello prodotto da Pfizer/Biontech, che è l’unico che ha già concluso la fase III della sperimentazione e sarà il primo ad arrivare in Italia.

Quando arriverà e con quante dosi?

Nella seconda metà di gennaio, secondo quanto prevede il commissario Domenico Arcuri, comincerà la somministrazione dei primi 3,4 milioni di dosi di vaccino Pfizer. Dovendosi ripetere due volte la vaccinazione, riguarderà 1,7 milioni di italiani.

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