Salta il lockdown in Campania, De Luca sul dpcm: “Ristoranti non chiudano alle 18 ma alle 23”


Osservata speciale resta la scuola, che il governatore valuta pericolosa fonte di contagio non per l’attività interna ma per gli assembramenti all’ingresso e all’uscita senza protezioni.


Dai dati dell’Unità di crisi si evince che, nelle due settimane successive all’apertura, i contagi nella fascia d’età fino a 18 anni sono cresciuti di nove volte, contro le tre della restante popolazione: un indice che secondo il governatore impone di proseguire con la didattica a distanza.


In sede di conferenza Stato-Regioni, il governatore campano batte su un punto: “Chiediamo al Governo di impegnarsi: a garantire la legalità e il rispetto delle leggi; a mettere a punto immediatamente un piano di sostegno socio-economico per le categorie produttive e per le famiglie. Questo sostegno costituisce una priorità assoluta, al pari delle misure sanitarie, come abbiamo fatto in Campania con un piano economico e sociale scattato contestualmente alle misure restrittive. Da oggi non accetteremo ritardi e interlocuzioni se non si affronta da subito il tema sociale”. Un tema che da ieri è anche questione di ordine pubblico.
Anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris insiste, come De Luca, sull’urgenza di misure a favore delle categorie indebolite dal Covid. “Ho sottolineato più volte il rischio concreto del contagio criminale e dell’infiltrazione di frange violente e criminali che potessero strumentalizzare un forte e crescente disagio sociale. Ecco perchè è necessario mettere in campo tutte le misure per sostenere il profondo disagio economico e lavorativo della nostre comunità’”.

L’HUFFPOST

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