Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 22 ottobre: 16.079 nuovi casi e 136 morti

di Paola Caruso

Coronavirus in Italia, il bollettino di oggi 22 ottobre: 16.079 nuovi casi e 136 morti

In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 465.726 persone (+16.079* rispetto a ieri, +3,6%; ieri +15.199) hanno contratto il virus Sars-CoV-2. Di queste, 36.968 sono decedute (+136, +0,4%; ieri +127) e 259.456 sono state dimesse (+2.082, +0,8%; ieri +2.369). Attualmente i soggetti positivi dei quali si ha certezza sono 169.302 (+13.860, +8,9%; ieri +12.703) e sono visibili nella quinta colonna da destra della tabella in alto; il conto sale a 465.726 — come detto sopra — se nel computo ci sono anche i morti e i guariti, conteggiando cioè tutte le persone che sono state trovate positive al virus dall’inizio dell’epidemia.

I tamponi sono stati 170.392, ovvero 7.456 in meno rispetto a ieri quando erano stati 177.848. Mentre il tasso di positività è intorno al 9% (precisamente 9,4%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti 9 sono risultati positivi, come ieri quando era del 9% (precisamente 8,5%). Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati. Qui, l’incremento è visibile nella parte decimale della percentuale — da 8,5% a 9,4% —: infatti a fronte di meno tamponi ci sono più casi. Questa è la mappa del contagio in Italia.

Nuovo record assoluto di contagi in 24 ore, il dato più alto di sempre, sopra quota 15 mila per il secondo giorno consecutivo. Numeri mai registrati durante la prima ondata, a fronte di molti più tamponi rispetto a quelli di marzo-aprile. La situazione è preoccupante, ma è comunque diversa da quella registrata durante il lockdown — lo ha detto anche il premier Giuseppe Conte — perché non abbiamo gli ospedali al collasso come di quel periodo: non ci sono 4 mila malati in terapia intensiva. Per capire basta osservare il giorno del picco dei ricoverati, ossia il 2 aprile: allora c’erano 28.540 persone nelle strutture sanitarie e 4.053 erano in terapia intensiva, mentre i morti erano 760. Al momento, la curva epidemica non accenna a frenare la salita e alcune Regioni — come la Lombardia — sono già in allarme per il riempimento dei reparti Covid. Senza dimenticare le difficoltà di attivare il contact tracing con dati quotidiani nazionali a cinque cifre.

La Regione più colpita rimane la Lombardia con +4.125 — identico incremento di ieri — che detiene il record di più positivi in 24 ore per il decimo giorno di fila, seguita sopra la soglia dei mille casi da: Piemonte (+1.550), Campania (+1.541), Veneto (+1.325), Lazio (+1.251) e Toscana (+1.145) che per la prima volta supera il dato a tre zeri. Da notare il salto della Sicilia (+796 oggi). Inoltre, si assiste a un fenomeno che non si era verificato in primavera: l’infezione si espande velocemente su tutto il territorio nazionale con un aumento di contagi in ogni angolo del Paese. Basta guardare le percentuali nel dettaglio dei casi Regione per Regione (in basso), dove gli incrementi rispetto al giorno precedente vanno dal 2 al 7%.

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