Ballottaggi, urne aperte in 54 Comuni con l’incognita affluenza



Il voto si svolgerà nel rispetto delle regole anti covid-19 previste dal protocollo sanitario Interno-Salute del 7 agosto 2020. Per accedere ai seggi elettorali è obbligatorio l’uso della mascherina da parte di tutti gli elettori e di ogni altro soggetto avente diritto all’accesso al seggio. Al momento dell’accesso, l’elettore dovrà procedere alla igienizzazione delle mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta. Quindi, dopo essersi avvicinato ai componenti del seggio per l’identificazione e prima di ricevere la scheda e la matita, provvederà ad igienizzarsi nuovamente le mani. Completate le operazioni di voto è consigliata un’ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.

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Alleati di governo, avversari nel ballottaggio di Andria: la sfida sul territorio tra Zingaretti e Di Maio. Con il rischio di un consiglio a “trazione familiare”

di GIULIANO FOSCHINI
A Matera, Pd e M5s puntano a ribaltare il risultato del primo turno che vede il candidato di centrodestra, Rocco Luigi Sassone, in testa con 30,3%  sul candidato M5s, Domenico Bennardi, al 27,6%. I nuovi dirigenti del Pd, dopo le dimissioni del segretario locale, hanno dato chiara indicazione all’elettorato dem di convergere sul Cinque Stelle. L’incognita più grande da un punto di vista numerico e politico ago della bilancia della competizione, sarà il voto di quegli elettori che al primo turno si sono riconosciuti nel candidato del centrosinistra Giovanni Schiuma e in particolare nel Partito Democratico. Occhio all’affluenza, dunque.

Parti invertite, invece, a Chieti dove il candidato del Pd, Diego Ferrara, spera nell’apporto dell’elettorato M5s per recuperare il terreno sul candidato della destra, Fabrizio Di Stefano. Nella città abruzzese, però, l’impresa per il centrosinistra appare proibitiva: un travaso perfetto di voti dal M5s al Pd, infatti, potrebbe portare ai dem un massimo del 6,7%, quanto ottenuto dal grillino. A favore del candidato di centrodestra si è espresso implicitamente – “si capisce per chi voterò” – il terzo classificato, Bruno Di Iorio, che aveva ottenuto più del 20% delle preferenze.

A Reggio Calabria parte favorito il sindaco in carica, Giuseppe Falcomatà, appoggiato dal Pd e altre 10 liste ha raccolto il 37,17% dei consensi contro Antonino Minicucci, candidato del centro destra che al primo turno si è fermato al 33,69%. Falcomatà ha ricevuto l’appoggio di Saverio Pazzano, candidato del movimento ‘La Strada’ che ha raccolto il 6,38%, e di un nutrito gruppo di intellettuali e professionisti, oltre al partito ‘Buona Destra’.

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