Caditoie e fogne, bloccati i bandi del Giubileo. Ecco perché Roma si allaga



Poi c’è Ama. Le operazioni di spazzamento delle ultime ore, da piazza Vittorio alla Tiburtina, difficilmente riusciranno a colmare il gap accumulato. Gli indicatori di qualità del servizio parlano chiaro: la municipalizzata secondo il Comune avrebbe dovuto garantire la pulizia del 92% delle strade, ma nel 2018 e nel 2019 si è fermata al 62,8% e al 65,8%.

Numeri che non stupiscono Nicolò Rebecchini, presidente dell’Associazione dei costruttori edili di Roma: “La città è a rischio idrogeologico per carenze strutturali del sistema fognario. Una realtà che dovrebbe richiedere uno sforzo eccezionale in termini di efficienza amministrativa. Di certo non si può più rimanere stupiti davanti a certi rovesci”. La giunta Raggi che fa? Tra i progetti presentati per il Recovery fund ha infilato un miliardo e mezzo per strade, caditoie e fognature. Una somma da spendere in 7 anni per spedire nel dimenticatoio allagamenti e critiche (feroci) dei romani. Sempre che il governo Conte sia d’accordo.

Il nastro giallo della municipale delimita i rami caduti dagli alberi di viale delle Milizie che collega il Flaminio a Prati. Con le piogge di questi giorni sono tornati i soliti problemi sulle strade

REP.IT

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