Inps, lo stipendio di Tridico aumenta a 150mila euro: con tutti gli arretrati

In tempo di Covid – Il documento che ha sancito il grosso balzo in avanti della retribuzione del presidente dell’Inps, è datato, 7 agosto, anche se il ministero aveva già deciso l’adeguamento in aprile, in seguito alla legge approvata a marzo. Così, a  determinare l’importo da aggiungere alla busta paga di Tridico – secondo il quotidiano La Repubblica – sarebbe stato il Consiglio di amministrazione dell’INPS, in una seduta specifica per ridiscutere la questione stipendi. Poi l’ammontare di quei 150mila euro, è stato trasmesso d’ufficio ai ministri competenti.

Le cifre (e gli arretrati) – A conti fatti, adesso Pasquale Tridico incassa la metà in più dei circa 100mila euro del suo predecessore Tito Boeri. Ma c’è anche un altro aspetto che alimenta la polemica: la questione degli arretrati. Sempre ai sensi del decreto ministeriale il nuovo stipendio di Tridico è retroattivo, cioè con decorrenza alla data della sua nomina a capo dell’Inps, a far data da marzo 2019. In pratica al presidente spetterebbero altri 100mila euro circa, oltre ai 12.500 di stipendio mensile. Un aspetto che potrebbe aver contribuito a spingere i sindaci dell’Inps a chiedere ulteriori accertamenti, sia sul maxi-aumento, sia sugli arretrati.

Reazioni politiche – Insomma, una bufera che sta spazzando l’Istituto nazionale di previdenza e che ha già provocato reazioni politiche. Tra i primi a passare all’attacco, il leader della Lega Matteo Salvini: “Invece di aumentarsi lo stipendio – ha detto il numero uno di Via Bellerio – Tridico paghi la cassa integrazione alle centinaia di migliaia di lavoratori che la aspettano da mesi, poi chieda scusa e si dimetta”. Sulla questione è intervenuto anche il ministro Luigi Di Maio, affermando: “Chiederò chiarimenti”.

La repilca dell’Inps – “La Direzione Risorse Umane dell’Inps comunica che non ha corrisposto al Presidente Tridico compensi arretrati in seguito all’emanazione del Decreto del 7 agosto 2020 e, in ogni caso, gli Uffici dell’Istituto non hanno mai previsto l’erogazione di un compenso arretrato al Presidente per il periodo che va da maggio 2019 al 15 aprile 2020”.

TGCOM

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