Chiara Ferragni: “Obiettivo quotazione in Borsa. L’Italia? Paese unico. Le donne? Gli uomini non ci prendono sul serio”

In termini di numeri dopo un 2019 che per Serendipity che si è chiuso con ricavi in discesa a 1,048 milioni con una perdita di 520 mila euro, rispetto al precedente utile netto di 193 mila è stato approvato un piano per arrivare nel 2025 a 15,4 milioni di ricavi, un Ebitda del 44% e un utile netto di 4,4 milioni.

“Lo abbiamo predisposto prima del Covid ma è molto prudente e – spiega – posso dire che già nel 2020, nonostante la pandemia, siamo in crescita. A sostegno del piano, abbiamo approvato un aumento di capitale da 3,5 milioni che è già stato sottoscritto. Abbiamo intanto completato la ristrutturazione di Tbs, iniziata nel 2017 con un esercizio 2016 a 3,3 milioni di euro e un utile di 6 mila euro: nel 2019 i ricavi sono stati 6,4 milioni, in crescita del 10% sull’anno precedente, con un utile netto di 450 mila euro (+359%). Anche in questo caso, nel 2020 il trend è positivo, nonostante il Covid”.

Quanto al rapporto – definito in crisi – con il socio Pasquale Morgese la Ferragni conferma che ”è rimasto azionista, non solo in Serendipity ma anche in Tbs, ha mantenuto la licenza delle calzature e non abbiamo alcuna questione legale”. “Non abbiamo cambiato soci perché non avevamo bisogno di farlo”, spiega.

L’HUFFPOST

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