Zaia: «Coi tamponi rapidi la risposta in 5 minuti: noi li abbiamo provati, vanno usati ovunque»

di Marco Cremonesi

Zaia: «Coi tamponi rapidi la risposta in 5 minuti: noi li abbiamo provati, vanno usati ovunque»

Il governatore del Veneto Luca Zaia

«Ho parlato mercoledì con il ministro Speranza, gli ho posto la questione del tampone rapido per gli screening in luoghi come le scuole o ovunque servano risposte tempestive». Luca Zaia non fa campagna elettorale. Ma il calendario degli appuntamenti è serrato e passa la giornata tra un incontro e l’altro, con una differenza rispetto al solito: tuona contro chi gli ha hackerato il telefono e i profili WhatsApp e Instagram.

Il tampone che dà il responso in pochi minuti?

«Appunto. Credo sia da inserire in fretta nei protocolli della sanità pubblica: 5 o 6 minuti e sai se sei positivo, senza laboratorio. Tra l’altro proprio per verificarne l’attendibilità in Veneto abbiamo fatto molte prove doppie, sia con il tradizionale che con il rapido: risultati affidabilissimi. Non per nulla oggi ci sono 11 case farmaceutiche internazionali che lo propongono e il prezzo è sceso a 4,5 euro».

Ma il tampone rapido non è già utilizzato?

«Oggi il rapido, ovvero il test antigenico, è accettato per chi proviene da Grecia, Croazia, Malta e Spagna. Ma estendendone l’utilizzo si agevolerebbe enormemente la vita a famiglie e medici».

È d’accordo con il governatore del Piemonte Alberto Cirio che ha vinto la sua battaglia per far misurare la temperatura anche a scuola?

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