Ghiacciaio a rischio crollo, “è grande quanto il Duomo di Milano” | Sindaco Courmayeur: “Evacuazione era urgente”

La causa? Lo sbalzo delle temperature degli ultimi giorni A differenza degli altri anni, questa volta il pericolo sembra imminente a causa dello shock termico dovuto allo sbalzo delle temperature degli ultimi giorni che accelera il processo di sfaldamento del ghiacciaio, situato tra i 2.600 e i 2.800 di quota. “Con i nostri sistemi di monitoraggio e con le comparazioni fotografiche – ha infatti evidenziato Segor – abbiamo individuato un settore del ghiacciaio che sta cedendo, con una velocità non eccessiva. Abbiamo fatto un sorvolo quindi giorni fa e uno mercoledì. Si vede molto bene il comportamento anomalo di questa porzione del ghiacciaio, che è molto marcato”. “L’allarme – ha detto l’esperto – non è tanto per il movimento, come era accaduto nell’autunno scorso, ma a causa del trend anomalo delle temperature. Uno shock termico caldo-freddo-caldo che, secondo i nostri consulenti di Zurigo, fragilizza quella parte del ghiacciaio con il rischio di crollo immediato. L’acqua che scorre sotto infatti può fare da ‘scivolo’. E’ la situazione più pericolosa e più predisponente al crollo”. 

C’è un rischio di crollo istantaneo Anche il glaciologo di Fondazione montagna sicura, Fabrizio Troilo, ha confermato che c’è un “rischio di crollo istantaneo” della porzione di circa 510mila metri cubi del ghiacciaio.. La situazione rispetto all’autunno scorso è diversa, in quanto ora c’è “un corpo enorme di ghiaccio appoggiato alla roccia, completamente slegato dalla dinamica a monte”. Rispetto “alla crisi del 2019” questa situazione causata dallo shock termico è “limitata nel tempo” dato che il blocco o “va incontro a destabilizzazione” o la situazione rientra. 

TGCOM

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