La sconfitta storica dei sovranisti

di ROBERTO GIARDINA

Vince l´Europa e perdono i sovranisti. Non solo in Italia. Mai un vertice europeo era durato così a lungo (90 ore), e mai la sconfitta degli europeisti è sembrata così vicina. Alla fine ha prevalso Frau Angela, la leader più autorevole, anche se ormai alla fine della sua carriera. Ha trovato il compromesso tra l´avarizia dell’olandese Rutte e le richieste dell´Italia, e con lei ha trascinato Conte. Hanno perduto i sostenitori dell´egoismo nazionale. Ognuno per sé? La scelta che appare più facile è quasi sembra sbagliata, ha ammonito la Cancelliera. Perdono i sovranisti, la Lega di Salvini. Ma anche i grillini devono ingoiare il rospo, dopo che Di Maio (febbraio 2019) aveva addirittura sposato la causa dei gilet gialli francesi.

Un Conte che torna a mani vuote, o costretto ad accettare aiuti dalla Ue a condizioni disastrose, avrebbe provocato la caduta del governo e favorito una vittoria a mani basse alle prossime elezioni del fronte anti europeista.

Con sfumature diverse, con entusiasmo o con freddezza, da Renzi a Berlusconi, al professor Monti, si è costretti a riconoscere il risultato strappato a Bruxelles. I sovranisti che seguono Salvini si trovano in scacco matto: se continuano a opporsi ciecamente, a criticare, a fare le Cassandre che mettono in guardia contro la trappola in cui è caduto l´ingenuo Conte, si trovano contro gli italiani in crisi, i lavoratori in cassa integrazione, gli esercenti che temono il fallimento a causa del virus. Ed ora non si teme più nemmeno il Mes, l´unico meccanismo che promette aiuti immediati per far fronte all´emergenza dei prossimi mesi. Le condizioni imposte? Ma sono le riforme che gli italiani vogliono da decenni, dalla scuola alla giustizia. Perché protestare se ce lo ricorda l´Europa?

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